martedì 25 dicembre 2007

C'est Noel !

Ed eccoci di nuovo a Natale. Scrivo un post mentre alle mie spalle i parenti giocano a calcio balilla e dicono scemate. Ecco, questa è la fase tranquilla del mio Natale, quella in cui si riprende fiato prima di sedersi di nuovo a tavola, stavolta per un semplice brodino e otto milioni di avanzi e nuove portate.
In questi giorni mi sono affiorate tante piccole considerazioni riguardo il Natale, delle più disparate.
Mi chiedevo se sia mai possibile che a 26 anni alla domanda di mio padre: "che regalo vuoi per Natale?" ..io ci pensi qualche minuto e poi risponda:"Un nuovo vestito da Babbo Natale!". Sì, è proprio questo il regalo che ho scelto! E' che il precedente è diventato vecchiotto e ne ho visto uno in un negozio.. è così bello, morbido e rosso! Sì, lo voglio!! E poi ora sono zia! Devo avere un costume come si deve!!
22 euro,.. una fregatura! E' già tutto scucito! Sono un po' triste.. però ho fatto qualche consegna col mio nuovo vestito e quando giravo per la città in motorino i bimbi che mi vedevano passare sembravano felici.
Mio nipote,invece non ha fatto una piega! ..cosa cambia per lui che in casa entri uno vestito di jeans con la barba nera o uno vestito di rosso con la barba bianca? Niente cambia, niente!!!
Il nostro Natale invece è sempre quello.
24 sera con gli amici per il tradizionale brindisi seguito dalla messa di mezzanotte.
Torno a casa e trovo mia mamma che apparecchia in sala per il pranzo di domani e mi metto ad aiutarla coi lavori finché si fanno le ore piccole.
Mattina di Natale, ultime commissioni e corse dell'ultimo minuto.. un babbo natale sconvolto che impazza per la città sul suo motorino.
Arrivano i parenti e quest'anno il nonno è riuscito magnificamente a scendere le scale sulle proprie gambe e senza nemmeno troppi problemi, e vederlo così è stato davvero un bel regalo.
A seguire un lunghissimo pranzo. La mia infantilissima curiosità di aprire i regali cresce di minuto in minuto, ma a casa mia i regali si aprono tardissimo! Bisogna aspettare Alberto, Silvia e il cicciotto. A quel punto mamma e zio vanno a messa e alle 18, finalmente, lo scambio dei regali!
Io già divento impaziente a questa età, quando eravamo bimbi si trattava veramente di tortura medievale delle peggiori speci!
Aaaaahhh, è giunta l'ora! Ho raccolto tutti i miei regLI e li ho ammucchiati in un angolino poi ho iniziato ad aprirli ad uno ad uno con entusiasmo! Che bei momenti!!
..non tanto per i regali di per sé, ma mi piace pensare di averne tanti e pensare che dietro ognuno di quei pacchettini si nasconde una persona che ha pensato a me!
Sono felicissima!!
..e vado a mangiarmi il mio brodo! :)

Buon Natale!!

venerdì 21 dicembre 2007

Il maglione bianco

Ieri all'improvviso un flash.
Sono passati 10 anni, 10 anni esatti da quella bruttissima giornata.
Forse davvero uno fra i giorni più brutti che io ricordi nella mia vita. Mi ero sentita così stupida..
Avevo già sofferto tanto e quell'indifferenza mi aveva dato il colpo di grazia.
Il ricordo di quella giornata è vivissimo, e ricordo quel maglione bianco che mi ero messa controvolglia, perchè non mi piaceva, non faceva parte di me. Era una forzatura enorme, ma lì, quel giorno, in quel momento, era veramente il male minore.

E' sempre nel mio armadio quel maglione, da 10 lunghissimi anni, in fondo all'armadio, l'ultimo dietro. Non lo butto mai via, non l'ho mia più messo e so che non lo metterò mai più ma rimane lì ad ingiallire ed assumere quell'odore di una cosa rimasta lì e mai utilizzata.

Da quel giorno ho deciso che basta, che non cambierò mai per una persona. Sono quello che sono e devo essere accettata così. Intanto non cambia il risultato e non cambio io.
In realtà nel tempo mi sono modificata e oggi quel maglione bianco forse lo metterei con minor "fatica" ma continua lostesso a non piacermi e il meglio rimane sempre e comunque una bella felpona, di 1 o 2 misure più larga del normale, calda, colorata e con un bel cappuccio.

mercoledì 19 dicembre 2007

Vicini-Vicini

Normalmente sono un animo in pena, alla perenne ricerca di quello che mi sembra di non avere. Sono a casa e programmo il viaggio successivo come se fosse l'occasione per scappare da una gabbia dorata che mi sta stretta e mi trattiene. E quando sono via, ecco che quella gabbia assume le caratteristiche di una reggia calda ed accogliente, sede di tutti i miei affetti. Sono due versioni distorte della realtà, ne sono consapevole. Eppure entrambi non sono che uno scorcio di realtà troppo viziato.

In questi giorni no, oar sono felice di essere a casa ed ho la convinzione che se fossi lontana in questo momento ne soffrirei. Voglio godermi queste feste con tutte le persone a cui tengo, con la stessa energia e la stessa gioia con cui penserei a loro se fossi distante.

Penso in particolare ad un nonno dal carattere difficile che sarà un problema far arrivare in casa ma poi,una volta entrato, sarà il fulcro del nostro Natale; agli amici a cui quest'anno ho voluto chiudere una porta in faccia perché mi sentivo ferita e già provavo rimorso un minuto dopo averlo fatto; ad amicizie che sono state trasformate o storpiate dalle bizze del cuore ed a persone che nel mio cuore hanno preso casa e con cui è innaturale tornare sui binari dell'amicizia; ad alcune persone distanti fisicamente ma che mi sentono vicina tanto raccontarmi i loro problemi, al limite delle lacrime.. e io queste difficoltà le faccio un po' mie, le porto con me. Farò tutto quello che mi è possibile, nella mia completa inutilità.

martedì 18 dicembre 2007

Le luci di Natale

Finalmente ieri sera ho fatto l'albero di Natale! Finito di cenare, sono corsa ad accendermi la musica in sala e ho iniziato a montare l'albero (rigorosamente finto, non mi piace pensare di tagliare un albero solo per tenerlo nel salotto per una decina di giorni!). All'inizio non mi piaceva per niente. Appena montato, intendo. Era tutto storto, un lato pieno di "rami" e l'altro mezzo spoglio, una vera schifezza! Poi pian piano lo ho aggiustato e andava già meglio. E' tornata mia mamma da scuola e si è messa a decorarlo con me. Mi piace condividere questi momenti, mi sembrano "speciali" e l'albero alla fine mi piace un sacco. Adesso sì che mi rendo conto che siamo a Natale!
Appena finito ho spento tutte le luci di casa... Sarò rimasta almeno una mezz'ora seduta a guardare le illuminazioni della finestra e dell'albero. Mi piacciono tantissimo, mi incantano le varie combinazioni con cui le lucine si accendono e si spengono colorando la stanza, intorno tutto è più caldo, la musica mi fa compagnia e pian piano i miei pensieri si allontanano. Penso alle cose e le persone che scaldano la mia vita, al freddo glaciale che sento in alcuni momenti e al tepore di un abbraccio regalato. E' Natale, mi sento dolce ma lì in fondo c'è un po' di vuoto.

giovedì 13 dicembre 2007

Metter Giudizio

Sono 3 giorni che i miei denti del giudizio mi fanno disperare.
In realtà sono anche più di tre anni, ma diciamo che ci sono delle giornate in cui si fanno notare di più, in cui prepotente il "Giudizio" vuole uscire, venire in superficie.
C'è chi dice che quando metti i denti del giudizio vuol dire che diventi grande. sarà per quello che il mio corpo rifiuta da anni di lasciare loro lo spazio. Non ci stanno, c'è poco da fare! la mia mandibola è troppo piccola e questi maledetti perbenisti vogliono assolutamente starci. Prepotenti negli anni si sono fatti spazio, spingendo tutti gli altri denti. Quelli tentavano di opporsi ma alla fin fine, pian piano, giorno dopo giorno, hanno ceduto terreno, si sono spostati e accavallati gli uni agli altri e .. sto mettendo giudizio! Che dolore! L'altra notte mi facevano così male che non riuscivo a dormire e quando mi addormentavo sognavo il dentista che mi diceva che andavano tolti.
Oggi ci sono andata davvero dal dentista e mi ha detto .. che vanno tolti! N'assidente!
Io che ho la fobia di aghi e iniezioni dovrò sopportare anestesia ed estrazione del dente!! (x 2 volte!)
Ora, se durante un'estrazione sono quasi svenuta, ed ero dall'altra parte della poltrona, ad assistere il dentista.. cosa succederà quando sotto i ferri ci sarò io? Probabilmente scapperò di corsa già qualche giorno prima!

Però, non ho ancora finito di metter giudizio e già lo tolgo!!!

lunedì 10 dicembre 2007

Londreide (mesto rientro)

Suona la sveglia delle 7.30 ma io la spengo e inspiegabilmente continuiamo a dormire tranquille tutte e tre..
"Ragazze, sono le 8:30!!!" ci sveglia la Simo. Ok, bisogna recuperare tempo, niente docce, prepariamoci alla svelta e veloci a far colazione.
"Acc, mi sa che ce la facciamo lo stesso" commento io. "Peccato" mi risponde la Michy. Eh sì, peccato davvero!Beh, noi ci abbiamo provato a perdere l'aereo!!
Colazione. Gina mi chiede se le posso tradurre un messaggino per un amico italiano, mi offre gentilmente corn flakes, bacon, uova e tutto il resto, ma anche oggi non me la sento. Tre fette di pane e marmellata mi possono bastare!Ci incamminiamo verso la metro, il mio zaino (scoprirò poi) pesa solamente 9 kg. Valigie,zaini, borse e Ulisse!! ormai anche le altre lo chiamano per nome!
Treno per Gatwick, accanto a me un ragazzo decisamente carino, con la scusa di offrirgli il biglietto del treno( il nostro vale x 4 persone, perché sprecarlo?!?) attacco bottone. ..è pure Brasiliano! Sta bevendo una Coca e mangiandosi un panino che mi offre in cambio dell'incredibile risparmio sul biglietto. Rifiuto, ..ma la coca cola la accetterei volentieri.
Eccoci, siamo in aeroporto, mannaggia!
Bye Bye London!

Il volo sembra lungo, sarà che di voglia di ritornare proprio non ne avevo!
Iniziamo a sentire fame e giusto con le ultime sterline della cassa comune ci prendiamo una bibita e qualcosa da sgranocchiare ognuna. abbiamo messo a tacere i nostri stomaci inferociti.

Pisa, perfetto orario per il treno per Pisa centrale e poi per Chiavari. Meraviglioso. Ulisse sempre con noi, è arrivato in Italia!!

Arrivo in stazione e mi passa a prendere mia mamma, andiamo a trovare il nonno in ospedale.
Entro nella stanza, c'è già mio zio lì che gli mostra la mia cartolina di Berlino che è arrivata in mattinata. Gli racconto di essere appena arrivata in stazione e andata direttamente da lui. "Arrivo da Londra, dopo Berlino sono stata anche qualche giorno lì"
Il nonno si gira verso mia mamma e le dice "Nascondile un po' la carta d'identità a questa, così si ferma un po'!"

Pizza fuori coi miei, accenno qualche racconto della mia vacanza poi finalmente a casa. Gigi mi chiede subito di Ulisse; glielo consegno fierissima! E' perfino ben tenuto!!! Soprattutto se considero che ha esordito quando lo usavo come mazza per picchiare Claudia sotto la pioggia fuori dal Pergamon.
Il giorno dopo entro in camera di Gigi e chiedo: "Hai appeso Ulisse?" " Chi? Zeus!?! E' lì!!"

domenica 9 dicembre 2007

Londreide (Dreamin')

Oggi la colazione la faccio più moderata, il bacon ancora ancora, ma le uova fritte di primo mattino in effetti per una che è abituata a saltare la colazione sono un po' esagerate.
Ok, la prima tappa di oggi prevede: mercatini di Camden Town. MercatINI?? Mamma mia, bancarelle da ogni parte! In generale, non fanno per me.. roba troppo etnico-modaiola per i miei gusti ma devo ammettere che le mia "colleghe"son state ben più veloci di quanto il mio pessimismo mi facesse presupporre. Le ho visto talmente esaltate per dei portachiavi fatti di filo che alla fine mi sono convinta e li ho comprati pure io!
Poi io le ho costrette a seguirmi al negozio dei 99 pence, dove però per limitazioni di peso e spazio dei bagagli non abbiamo potuto comprare niente!
E adesso.. metro di Queensbay.. KENSINGTON!! .. inizia a fare freschino e ad alzarsi un po' di vento e noi iniziamo ad avere fame quindi rimandiamo ancora di un poco il magico momento e andiamo a mangiarci un bel toast e comprare qualche souvenir.
E' giunto il momento, varchiamo il cancello dei giardini di Kensington, ma non il primo che incontriamo, voglio passare da quello dopo, quello grande,quello da cui passava Barrie, accompagnato da piccoli Llewelin-Dawies.
Le mie amiche vogliono venire con me a vedere la Statua di Peter Pan, quindi tagliamo in obliquo il parco ed arriviamo fino all'estremità opposta; Hyde park.
non riusciamo a trovare la statua, loro vogliono che chieda informazioni, lo faccio ma contro voglia.. non so, mi pesa non trovare Peter da sola e mi indigna notare che tante persone mi guardano senza capire di cosa io stia parlando. Perfino una mamma con una carrozzina,che deve per forza essere londinese..e allora non sa nemmeno cosa succederebbe se lasciasse incustodita quella carrozzina!
Si fa freddo e la statua non la troviamo.. le altre si dirigono alla metro, "sono le 15, ci vediamo fra un'ora da Harrods".
Mi incammino seguendo la Serpentine, ed eccolo! La statua di Peter! Mille foto ovviamente, ma sapere che a Barrie quella statua non piaceva.. "Non mostra affatto il diavoletto che Peter ha dentro" aveva detto.
Mi rimetto in cammino, perché voglio tornare indietro, fino al punto da cui eravamo entrate, per "vivere" il percorso della Grande Passeggiata.
Mi passa affianco una ragazza che corre urlando, "Eccola!! E' lì!!!!". Io e lei abbiamo una passione in comune!
Sono circondata da curiosissimi e addomesticatissimi scoiattoli e topi, indistintamente gli uni e gli altri mi si avvicinano alla ricerca di cibo. Magici questi giardini! Donne che normalmente salirebbero in piedi su una sedia e inizierebbero ad urlare per la presenza di un topo, in questo parco non se ne curano nemmeno. O forse non si sono neanche accorte che non sono scoiattoli. D'altronde quello che cambia è solo la coda!
Cammino a lungo, e arrivo al Round Pound, circondata, qui, da cigni, papere e uccellini di ogni tipo. Rileggo le frasi di Barrie, guardo i riflessi sull'acqua del laghetto e mi sento bene.
Torno al punto di partenza, mi siedo un minuto sulla panchina pensando a Barrie, alle fate, al mondo bambino , a Jonny Depp in quel ruolo che caratterialmente gli si addice a perfezione ma stona del tutto per i tratti fisici.
Apro il libro e comincio a camminare mentre leggo "Ora siamo nella Passeggiata Grande che è tanto più grande delle altre passeggiate, quanto vostro padre è più grande di voi."
Guardo tutto quello che mi circonda, sono immersa nel mio mondo parallelo. Arrivo alla "gobba" e faccio una corsa.
Qualcosa mi distrae mi mi fa tornare nel mondo normale.. mi ricordo improvvisamente dell'appuntamento e guardo l'orologio. Sono le 15.55 e sono lontanissima da Harrods! Percorro la Piccola Passeggiata con passo sveltissimo (come non si addice a questi giardini), all'incrocio con Hyde Park esco, voltandomi a salutare tutte le creature che hanno abitato e ancora abitano quel parco.

"Nessun bambino ha mai visto i Giardini per intero perché presto è tempo di tornare indietro" mi consolo.

La strada per arrivare è lunghissima, sono stanca da morire. Incontro tante mamme, con almeno 2 o 3 bimbi ognuna e senza accorgermene gli sorrido gioiosa. Probabilmente anche lui avrebbe fatto lo stesso!
Harrods, finalmente!!! Illuminatissimo!
Salta il progetto di andare a St.James Park e ci fiondiamo a Trafalgar per visitare la National Gallery. Dalla sua scalinata si vede Nelson, tutta la Whitehall e là infondo il quadrante illuminato del famosissimo Big Ben.
Oggi, più che mai, sogno ad occhi aperti! Anzi, i miei sogni sono proprio di fronte a me!

Visitiamo il museo, partendo da Van Gogh, le cose più famose, ma siamo tutte stanche e ci serve un attimo di riposo.
Torniamo da Charlie, chi fa la doccia, chi imbastisce le tristi valigie..
Esco dalla stanza per cercare le scarpe che ho lasciato lì ieri sera per evitare l'inevitabile morte per asfissia alle mie amiche.
Ma dove sono finite? Non ci sono più, eppure le avevo lasciate lì, sul pianerottolo, accanto al posacenere..

Usciamo dirette in centro e per caso incontriamo sulla via Gina, la ragazza del B&B. Approfitto per chiederle delle mie scarpe. "Ah,ma sono le tue? Non erano da buttare? Pensavo fossero rotte!". Io e Gina a ravattare nei sacconi della spazzatura alla ricerca delle mie scarpe, le altre due nell'angolo che se la ridono a distanza.
Mi è andata bene! Domani mattina presto sarebbe passato il furgoncino a ritirare i sacchi e quelle scarpe me le ha regalate mio zio, sono super cazzute! (però ora hanno bisogno di un lavaggio!!)

Arriviamo in centro. Il buon Pilly prima che partissimo ci aveva chiesto "Ma volete andare anche a Buckingham Palace?" (da leggere assolutamente con tono e cadenza genovese). Avevamo risposto di sì, giusto per dire di averlo visto! E quindi stasera è d'obbligo!
Bello, eh! Siamo a Buckingham Palace! (n.d.r. questa frase ovviamente è da leggere assolutamente con tono e cadenza genovese).
Non c'è nemmeno una guardia, tutto tace, solo una luce accesa lassù all'ultimo piano.. Forse la Betty guarda la tv o conversa amabilmente degustando il suo the della buonanotte.
Prendiamo un bus, abbiamo fame e non bisogna far troppo tardi quindi ci sembra la soluzione giusta per individuare un luogo dove mangiare e dare un'ultimo sguardo alla città.
Peccato che il bus ci porti sempre più fuori dal centro (oddio, essere passata affianco ai Giardini di Kensington di sera non mi è dispiaciuto affatto!).
..fatto sta che finiamo a puttemburgo (non ho capito se per colpa mia) e dobbiamo aspettare un bus che ci riporti indietro, si fa tardi, abbiamo fame e siamo stanche e nervose.
C'è un po' di tensione stasera, a me l'unica cosa che preoccupa è il fatto di dover partire domani!
Riusciamo comunque a trovare un Mc Donald per ammazzare lo sbrano e rientrare da Charlie con la metro. Valigie e nanna.. domani sveglia alle 7.30... si DEVE tornare a casa.

venerdì 7 dicembre 2007

Londreide ( Westminster e City)

Seconda giornata a Londra, Charlie offre un'ampia colazione e io che sono genovese e ben conosco il detto "Finché è a ufo, non mi stufo", accetto di buon grado the, toast,marmellata, uova e bacon. In realtà mi appesantiranno abbastanza durante la giornata, ma come non adattarsi agli usi e costumi del popolo ospitante?!?
Ci dirigiamo verso Westminster, accompagnate da una lieve pioggerella arriviamo alla chiesa che non si può visitare perchè è domenica e ci sono le funzioni religiose, appena svoltiamo l'angolo e compare davanti a noi l'imponente e meravigliosa silouette del Big Ben, inizia a piovere a dirotto!
Aspettiamo che spiova al coperto sotto un arco delle chiesa e circondate da Italiani. Non so, incontrare così tanti italiani quando sono all'estero non mi piace mai!
Ci rincamminiamo lungo Whitehall, arriviamo all'altezza di Downing Street dove una decina di uomini armati controllano il cancello d'accesso alla via, poi le guardie a cavallo e in men che non si dica compare il alto Horacio con ai piedi i 4 leoni. eccoci a Trafalgar! Qualche foto di rito e prendiamo un bus che ci porti verso la City. Visitiamo la cattedrale, e prima di dirigerci alla Torre di Londra e il Tower Bridge ci compriamo delle belle paste da "Paul", una catena di pasticcerie che ci è stata consigliata da Pilly. Costosa ma decisamente valida!
Scende pian piano il buio e decidiamo di dirigerci verso i mercatini di Portobello Road (P.S: con tutte le persone che ci sono a Londra sono riuscita a fermare e chiedere informazioni a una ragazza di Sestri Levante!). I mercatini ormai stanno sbaraccando, rimane solo un'idea di quello che poteva esserci stato durante la giornata. Siamo arrivate tardi, sarà per la prossima volta!
Un passo in albergo e si riesce per cena, vorremmo andare da "The spice of life" ma sono passate le 10 p.m. e hanno chiuso la cucina. Ripieghiamo su un ristorante spagnolo, a Soho.
Mangiamo parecchio e pesante, ma la musica spagnola che condisce questa Tortilla mi sta proprio bene. Peccato solo che i quattro ragazzi che si sono seduti al tavolo affianco siano italiani e .. gay! ..beh, sì! se andiamo tutte le sere a Soho non dobbiamo stupirci! Eravamo anche state avvisate!
Ci godiamo ancora un pò la città di sera, anche se rispetto la serata precedente il casino è decisamente inferiore.
Questa volta ci fermiamo a Piccadilly Circus consapevoli di esserci arrivate (ieri sera giravamo con il naso un pò troppo per aria).
Degne di nota le mie foto artistiche con Eros e la pubblicità della Coca-cola.
Rientro in albergo in bus e, per colpa mia, scendiamo anche due fermate prima del dovuto.
Rientriamo in albergo stanche eppure anche questa sera faccio fatica a prendere sonno! Domani davvero andrò ad Hyde Park!!!!

giovedì 6 dicembre 2007

Brightoneide & Londreide

Sabato 1 dicembre, ore 3.30 il mio cellulare mi da la sveglia! Ecco, è successo anche questa volta! L'emozione di partire non mi ha fatto addormentare fino a un'ora dalla partenza e adesso proprio non vorrei svegliarmi. Mi vesto al freddo del primissimo mattino, la mia povera Coinquy si alza per venirmi a salutare e parto per la nuova tappa. Zaino in spalle e "Ulisse" ( un poster raffigurante il volto di Ulisse che Gigi ha voluto che gli comprassi al Pergamon) in mano mi dirigo alla metro, becco precisa la coincidenza con l'altra (eh, sono in Germania!) e aspetto il bus che mi porti all'aeroporto. C'è un freddo terribile, sono le 4.30 del mattino ma ci sono un sacco di persone in giro, il bus arriverà fra venti minuti. Molti cedono e prendono il taxi. Io ovviamente no! Questo bus però sembra non arrivare mai! Continuo a guardare l'annuncio degli arrivi e non capisco come mai ma mancano sempre 3 minuti... sto congelando! Finalmente in aeroporto. I controlli per Londra sono severi, spero che accettino che oltre al normale bagaglio a mano porto anche "Ulisse".. Non ci sono problemi! Ulisse viene con me e senza pagare biglietto aggiuntivo! ..però, carino avere un compagno di viaggi! .. e poi qual compagno di viaggi potrebbe essere più adatto che Ulisse? A me Ulisse piace tanto,era anche argomento della mia tesina di maturità!!! Beh, passato il check in mi siedo sperando di dormicchiare una decina di minuti prima di imbarcare ma una cicciona mi siede vicino a me e.. "Ohu, cicciona, guarda di non schiacciarmi Ulisse, sai?" . Quella inizia a parlare e continua anche in aereo (dove ovviamente si siede vicino a me), é canadese, gira per l'Europa per lavoro perché è una cantante. "Che genere?" chiedo io incuriosita "Opera" ... "Aaaah, beeeelllooo.." Sì, la mia faccia sicuramente non ha saputo mentire come le mie parole! Continuiamo a parlare, di viaggi ovviamente e sarebbe anche carino se io non stessi crollando di sonno! Arriviamo a Gatwick, senza purtroppo sorvolare il cielo di Londra. Sono le 8. Alle 8.30 sono già sul treno per Brighton, mando un sms al Lory e ci incontriamo in stazione. Quanto tempo che non lo vedevo! Mi porta a vedere il lungomare, il suo studentato ( dove finalmente lascio lo zaino e Ulisse) e nelle viuzze del centro mi offre una magnifica colazione all'inglese. Toast con uova e bacon. Ci sta visto che sono sveglia ormai da un sacco di ore! Arriva l'ora in cui il Lory deve andare a lavorare al ristorante di Sushi, riprendo zaino e Ulisse e riparto. Ovviamente appena varco il portone dello studentato inizia a piovere. Così mi rifugio in un centro commerciale e inizio a cercare libri su .. (ok, non scrivo nemmeno quale fosse l'argomento!). Mi siedo su una comoda poltroncina a leggere le avventure del mio eroe ma mi accorgo che mi addormento così chiudo quelle avventure scroccate me ricomincio a camminare. C'è un gran vento e lo zaino pesa un sacco.. Ho consumato le 10 sterline che avevo a disposizione, mi rimangono 10 pence quindi entro nei negozi per curiosità e per perdere tempo ma so benissimo che non potrò acquistare niente! La città mi piace tantissimo, la giro un bel po', ma sono proprio stanca e lo zaino pesa davvero!E sto porca miseria di Ulisse, lo portasse un po' lui lo zaino! Pian piano si fanno le 16 e torno alla stazione, treno per Gatwick dove conosco un ragazzo di Riccione che mi racconta di una mostra che sta seguendo in giro per l'Europa, ci facciamo compagnia anche in aeroporto finché arrivano le befane! Partiamo dirette per l'albergo che ci ha prenotato Pilly (un collega di mia madre che ci ha fornito mille indicazioni sulla città e le cose da fare), arriviamo finalmente da Charlie il quale ci accoglie con modi un po' rozzi e scalzo ( io questo non lo avevo notato). La camera ha il bagno e tutto quello di cui abbiamo bisogno, finalmente lascerò Ulisse fermo a casa per qualche giorno. Doccia veloce e si esce per andare verso il quartiere di Soho. Appena sbucate in superficie dalla metro.. il delirio! Credo che l'atmosfera londinese di quel sabato sera sia inspiegabile e ancor di più la mia euforia! Giravamo con naso per aria e io credo mi brillassero gli occhi; sarà stato perché attendevo questo momento da anni, sarà stata la bellezza della città e dei suoi palazzi, sarà stata la varietà di persone che ti passano accanto, o forse i fiumi di persone che si scorgevano da ogni parte, o l'aria natalizia, il traffico delle strade affollate di taxi neri, limousine rosa con ragazze urlanti e biciclette a tre posti che le sorpassavano da ogni lato, sarà stato lo strombettare dei clacson o le grida dei passaggi, ma Londra quella sera era un qualcosa di meraviglioso! Un capodanno in un giorno qualsiasi! ..noi non sapevamo più cosa guardare, a cosa dare attenzione. Io ero assolutamente euforica. verso l'1 (credo, non so nemmeno che ore fossero) siamo tornate verso l'albergo, me avevo bisogno perché il mio corpo proprio non ce la faceva più, avevo i reni a pezzi e le gambe stanche morte ma dentro un'esplosione di vita e avrei voluto poter stare in giro ancora tutta la notte. Finalmente in letto non riuscivo a dormire, guardavo sul muro la luce che entrava dall'abbaino e per un attimo, ho visto l'ombra di Peter Pan che camminava sul cornicione.

venerdì 30 novembre 2007

Berlineide 2 (girovagando)

Oggi è stata una giornata un pò assurda, ho vagato un sacco, in giro per la città a cercare di vedere qualche posto non ancora visto, comprare qualche regalino e robe varie.
Sono stata a Kreuzberg, ma non ho mangiato il pollo da Henne, erano solo le 14.30 e ormai per me è troppo presto per pranzare.
Poi per cause esterne e per mia stupidità ho passato praticamente 2 ore in giro su mezzi di trasporto vari finchè finalmente ho raggiunto Claudia e i suoi amici e con loro siamo andati a fare un giro sui mercatini di Natale.
Oggi sono riuscita a pranzare alle 17.40, sono in Germania e tengo ritmi spagnoli!
Ho trascorso qualche oretta con i colleghi di Claudia che mi sono sembrati tutti molto simpatici e questo clima semi-erasmus mi ha messo voglia di uno stage in Germania.
Ora sono a casa di Claudia, preparo il mio zainetto perchè fra qualche ora partirò per la mia prossima tappa, alle 7 ho il volo per Londra!!
Se Barrie prima di partire per Londra scriveva un articolo di giornale, io scrivo un post.
... Si è fatta quasi mezzanotte e fra meno di 4 ore suonerà la mia sveglia per andare a prendere la metro.
Chiudo i collegamenti da Berlino, decisamente triste di lasciare la mia "mamy" ma incredibilmente felice di andare a Loooooondraaaaa!

Fra qualche ora sarò in volo sui tetti di Londra..

I can fly!

Balliamo sul mondo

Sarebbe il mio desiderio più grande in assoluto in questo periodo.
Io e lui, al concerto di Liga a fare un pò di casino. Così, per il piacere di stare bene insieme, senza complicazioni, senza problemi.. "solo" ad un concerto di Liga insieme. A farci un pò di posto, dai!
Lo vorrei tantissimo, ma non si può. Perchè è scontato che poi le complicazioni ci sono.

Lo vorrei ancor di più da quando ho visto che lo stesso giorno, senza saperlo, sui rispettivi blog abbiamo scritto tutti e due una canzone di Liga (ok, non la stessa, ma con tutte le cose che si possono scrivere!!)

Berlineide 2 (ho dei problemi!)

A volte mi vergogno un pò di me stessa, mi guardo "da fuori" e mi rendo conto che son proprio rincoglionita!
Oggi mi sono sorpresa a parlare e fare versi stupidi da sola! Erano le 16.20 e non avevo ancora pranzato, passeggiavo per la città affamatissima e alla ricerca di cibo.. e continuando a dire con voce da stupida: "Ho fame, ho tanta fame! Voglio un panino con la salciccia, una salsiccia col panino! Eu tehno fome! Un panino con la cialciccia!!!"
Il brutto è che io queste cose le faccio ma non me ne rendo conto e la gente probabilmente mi prende per pazza! ..ed hanno anche ragione!
Beh, dopo tutta la giornata a camminare era comprensibile, no?
Oggi mi sono dedicata al quartiere Mitte, in lungo e in largo!Alexander Platz (non c'era la neve, solo un freddo safatarello), Nikolaiviertel,Unter den Linden,mi sono anche messa in coda per salire sulla cupola del Reichstag, poi la porta di Brandeburgo ecc.. sempre più famelica.
E' che volevo assolutamente il panino con la salsiccia, ma non lo trovavo.. alla fine, quando mi sono accorta che stavo straparlando ho deciso di cedere e mi sono mangiata un Bratwurst.
Che storia triste!!!
Ovviamente appena incontrata Claudia è scattato il "momento porcate", cioccolata calda e fetta di torta!
Poi ci siamo date alla cultura visitando nell'ordine: Altes Nationale Galerie, Pergamon Museum e Altes Museum. Molto acculturate noi (io, Claudia acculsturato)... fra Monet, Friedrich, Canova, Altare di Pergamo,Nefertiti e chi più ne ha più ne metta, noi disquisivamo sulle chiappe marmoree delle statue ed altre cose non riportabili su questo blog!
...oh, adesso che siamo culturalmente soddisfatte, ci vuole soddisfazione anche per i nostri famelici pancini!! Solita disperazione alla ricerca di un supermercato crucco che venda la panna e finalmente.. PASTA PORCA PE' TUTTI!

giovedì 29 novembre 2007

28 Novembre

Io e te ne abbiam vista qualcuna - vissuta qualcuna
ed abbiamo capito per bene - il termine insieme
mentre il sole alle spalle pian piano va giù
e quel sole vorresti non essere tu

e così hai ripreso a fumare - a darti da fare
è andata come doveva - come poteva
quante briciole restano dietro di noi
o brindiamo alla nostra o brindiamo a chi vuoi

l'amore conta
l'amore conta
conosci un altro modo
per fregar la morte?
nessuno dice mai se prima o se poi
e forse qualche dio non ha finito con noi
l'amore conta

io e te ci siam tolti le voglie
ognuno i suoi sbagli
è un peccato per quelle promesse
oneste ma grosse
ci si sceglie per farselo un pò in compagnia
questo viaggio in cui non si ripassa dal via

l'amore conta - l'amore conta
e conta gli anni a chi non è mai stato pronto
nessuno dice mai che sia facile
e forse qualche dio non ha finito con te

grazie per il tempo pieno
grazie per la te più vera
grazie per i denti stretti
i difetti
per le botte d'allegria
per la nostra fantasia

l'amore conta
l'amore conta
conosci un altro modo per fregar la morte?
nessuno dice mai se prima o se poi
e forse qualche dio non ha finito con noi

l'amore conta
l'amore conta
per quanto tiri sai
che la coperta è corta
nessuno dice mai che sia facile
e forse qualche dio non ha finito con te
l'amore conta.

mercoledì 28 novembre 2007

Berlineide 2 (Weihnachtsmarkt)

Anche oggi sono uscita di casa abbastanza tardi. Ma oggi è il 28 novembre!
Mi dirigo di nuovo in centro e poi mi dedico a visitare Charlottenburg, ma oggi è una giornata più "pensierosa" e visito pochissime cose, più cerco di seguire la guida più mi sembra di perder tempo.
Le dita mi si congelano, non riesco a voltare le pagine e ogni azione diventa più complicata.
Al diavolo la cultura,mi piace guardare i mercatini e tutti i negozi con le cose di Natale e le "stronzatine" più improbabili.
Stasera Claudia è a cena dal suo capo, io ho comprato un kebab che conteneva qualsiasi cosa al mondo e ora mi godo il suo computer e la sua stanza, che mi piace sempre di più.
Se fossi un minimo più tedesca adesso progetterei cosa andare a visitare domani..

Berlineide 2 (aria di casa)

Ok, è vero. Non posso cambiare i titoli proprio ora!
Credo che Berlineide ci fosse già stata ai tempi del viaggio con i compagni di Erasmus, quindi questa dovrebbe essere la 2.
Beh, comunque..
Ieri esco di buon ora (erano le 13!!!) da casa di Claudia, varco l'immenso portone e mi accoglie quel caratteristico freddo pungente tedesco, faccio qualche passo e mi ritrovo davanti ad un Penny Market, non posso non entrare!! Rivedo tutti gli alimenti e gli articoli tipici dei supermercati tedeschi.
Germania, sensazione di CASA! Chissà perchè mai poi!? Cosa ci accomuna??..la Germania è così maledettamente ..organizzata! Mah!
Prendo la U-bahn in direzione.. non lo so! Ecco, proprio tedesca io! Tutta la mattina in casa e non ho ancora deciso cosa andare a vedere.
Infondo i monumenti famosi li ho già visti! Scendo a Zoologischer Garten e mi incammino sul lungo fiume, affiancando lo zoo, attraverso il Tiergarten e visito tutto il quartiere, dai nuovi palazzi della Philarmonie e i musei di arte moderna a Postdamer Platz.
Ci penso a lungo prima di autoconvincermi che 15 euro per andare a Legoland sono troppi, poi a malincuore saluto la Lego-giraffa e ricomincio il mio tour.
D
opo ore di cammino al freddo, alle 16,40 trovo finalmente un imbiss con quello che cercavo, una Kaesestange (una specie di panino schiacchiato con del formaggio cotto sopra), una squisitissima schifezza! Questo per me è veramente Typisch Deutsch!E lo è ancor di più se lo mangio passeggiando in mezzo alle bancarelle dei mercatini di Natale e godendomi i viali illuminati, la musica natalizia di sottofondo e i profumi di Gluewein, caldarroste e Wurstel e salsicce di ogni tipo e genere.
Mi raggiunge Claudia dopo il lavoro e nel giro di un'oretta riusciamo a mangiarci nell'ordine: Bratwurst, crepes alla Nutella e sacchettino di mandorle tostate e zuccherate.
Siamo visibilmente deluse ed irritate per la quasi totale assenza di Nutella nella nostra crepe.. no, dico, ma lo sanno di avere a che fare con le regine del pane e Nutella??? bancarella boicottata!! ..oh, ma una dose simile di Nutella nella crepe è da segnalare alla FAO, all' Associazione Consumatori, a Telefono azzurro, alla Bundesbank, a chi vogliono ma una miseria del genere non è tollerabile!
Ce ne torniamo a casa con l'amaro in bocca (il dolce delle mandorle, per la verità).
come due anni fa, io e la mia "mamy" a chiacchierare sul divano e annusarci le ascelle! :)
..mi mancavi, V.P.!!!

martedì 27 novembre 2007

Un viaggio a tappe

Lunedì mattina.
Si parte di nuovo. Devo ritrovare luoghi e persone.
E' più forte di me, appena è possibile, viaggio!
Mi sveglio relativamente presto dopo una nottata semi insonne a leggere avidamente un libro che mi dia qualche nuova informazione su di lui e sulla città.
Benisssimo, in università non devo andare, allora mi posso preparare con calma.
Le classiche ultime cose, una doccia veloce, ultime aggiunte al mio "immancabile zainetto" e si parte.
chissà perché tutte le volte che devo partire per un viaggio mi capita questa strana sensazione.. sono felice ma è come se qualcosa mi dicesse di fermarmi a casa. Succede sempre, ormai da anni. Che io parta per un viaggio da pochi giorni, da una settimana o sei mesi, la sensazione è sempre quella; come se avessi paura di non tornare più. E regolarmente mi viene da pensare che vorrei scrivere un testamento (avessi poi qualcosa da lasciare!), ma ovviamente quando capitano questi pensieri le cose da afre per la partenza sono sempre talmente tante che il testamento proprio non ci sta.. e poi insomma, anche per scaramanzia, non è bello scrivere un testamento!
Ultime volontà a parte, mi incammino a piedi verso la stazione, e quindi verso Genova; la prima tappa di questo mio viaggio.
Niente di speciale, a Genova devo solo fare la carta internazionale dello studente, spero mi potrà servire. Faccio un giro per il centro, ma oggi guardo Genova con gli occhi del turista, il mio viaggio è già iniziato! compro un buon pezzo di pizza da mangiare subito e della focaccia che voglio omaggiare nel pomeriggio.
Secondo treno, si va a Milano.. oggi mi voglio viziare, una settimana enigmistica in viaggio ci sta sempre bene!
neanche tempo di accorgersene e sono all'uscita della stazione. Natalino mi aspetta lì.
Iniziamo a parlare ininterrottamente a ricordare momenti insieme, a raccontarci le avventure di nave e spiegarci i progetti futuri. Un giro al centro commerciale, un gelato e si continua a chiacchierare. Poi un passo a casa sua e via. Il povero Shreck mi accompagna a Malpensa... io parto per la prossima tappa.
Check in rapidissimo, saluto Nat e inizio a gironzolare per i negozi dell'aeroporto in attesa del volo.
Fantastico! Aereo semi vuoto e accanto a me non c' è nessuno.
13 verticale: Vi è la famosa Porta di Brandeburgo. BERLINO!
Prendo la metro, e dopo una ventina di minuti sale anche Claudia, visibilmente congelata e con un mano un Happy Meal per me! .. La mia vecchia coinquy! Di nuovo in Germania insieme!
Ovviamente chiacchierando abbiamo perso per un pelo l'ultima metro e stavamo per perdere anche un bus. Arriviamo alla sua casa. Un portone gigantesco.. ed una casa enorme e meravigliosa. La sua stanza è grande come tutta la nostra casa di Giessen! Parquet di legno e lettone matrimoniale in legno rialzato (quelli Ikea per intenderci) una meraviglia! Cucina degna di tale nome, dotata di ben 2 forni! La domanda mi sorge spontanea :"Cla, che ci facciamo io e te in una casa del genere?". Per quanto riguarda la casa pare proprio che questa volta abbia avuto una gran fortuna e anche il coinquilino sembra piacerle molto. E' un artista abbastanza famoso, suona la tromba ed ora è via per qualche giorno a fare dei concerti col gruppo.
..questo tizio non vorrà mica scalzarmi il posto da miglior coinquilina?
Ancora due chiacchiere (niente lotta-sul-letto o qui ci facciamo del male) e nanna.

8 di mattina e dispenso consigli sull'abbigliamento. (sì, giuro, è vero!).
Stamattina il Presidente Napolitano verrà in visita a Berlino e Claudia che lavora in Ambasciata dovrà accoglierlo con una calorosa stretta di mano.. sperando di non addormentarglisi addosso!
Io sono rimasta ancora un po' in letto, ho raccolto informazioni sulla città e ora, mani in tasca e cappello in testa, me ne vado a riscoprire questa città. Magari questa volta mi piacerà di più.

domenica 25 novembre 2007

Kensington Gardens

Prima di partire per la metropoli, Barrie invia un'ultima collaborazione alla "St. James Gazette". Jim Yang, nascosto dietro il giornale aperto, la legge seduto nello stesso vagone del treno notturno per Londra, il 28 marzo 1885, il treno su cui Barrie viaggia verso la grande capitale dell'Impero. L'articolo si intitola The Rooks Begin to Built.

Barrie scende dal treno alla stazioen di St. Pancras.
La prima cosa che Barrie compra al suo arrivo a Londra è una boccetta di inchiostro nero e denso. La seconda è un cappello; per impressionare favorevolmente il suo editore della "St. James Gazette", pensa. Poi, Barrie prende in affitto una stanza in Guilford Street e cammina fino a perdere l'orientamento e infine getta la cartina in un cestino dei rifiuti. Barrie ha deciso che è londinese,ormai, non ha più bisogno di cartine , che cosa importa perdersi a Londra se uno a Londra ha trovato se stesso. [...] Il fatto di non capirla ancora del tutto tranquillizza Barrie. Non importa quel che dicono o quel che sembra: Barrie sa di essere un uomo e un bambino di ventisei anni. Il meglio di entrambi i mondi. Scozzese, per giunta, e allora pensa, e più tardi scrive: "Ci sono pochi paesaggi più impressionanti sulla faccia della Terra che la vista di uno scozzese pronto a tutto pur di avere successo".
Barrie legge emblemi di pietra che recitano: Ex Hoc Momento Pendet Aeternitas e Vestigia Nulla Retrorsum: "Da questo momento dipende l'eternità" e "Indietro non si torna", qualcosa del genere; e li traduce come se fossero telegrammi di divinità superne inviati sulla Terra solo perchè lui li legga e li decifri. Comunicati che annunciano un amore definitivo. Barrie si è innamorato di Londra a prima vista. Il piccolo cuore del piccolo Barrie trafitto dall'immensa Londra: un'amazzone dalla mira infallibile il cui unico seno è la cupola della cattedrale di St Paul.

Barrie cammina per una città chd non è ancora la mia ma lo sarà. I nomi sono gli stessi. I nomi saranno sempre gli stessi per quanto posssano cambiare di sapore e di profumo il contenuto e l'umore che stanno dentro quei nomi. Nomi londinesi di Londra: King's Road, Chelsea, Bond Street, Primerose Hill e Carnaby Street...

...e Barrie scopre un parco. Hyde Park. Barrie costeggia il parco seguendo il tratto delimitato da Knightsbridge e attraversa una piccola strada- Exibition Road- e per lui è come varcare la frontiera di un paese per entrare in un altro.
"Kensington Gardens" legge su una targa di metallo appesa a un cancello. Barrie entra nel parco e si siede su una panchina. Sorride. Di colpo, Barrie si sente osservato, si gira, salta oltre lo schienale e acciuffa un bambino che si nasconde dietro un cespuglio. Lo guarda fisso. Barrie socchiude gli occhi come se cercasse qualcosa che ha perduto da molto tempo. Per un istante crede di averlo trovato; ma il ricordo gli sfugge fra le dita insieme a quel bambino che se ne scappa via di corsa, attraversa un ponte verde su un ruscello azzurro e sparisce per sempre dalla sua vista.
Barrie perde un ricordo ma al suo posto trova un'idea, una buona idea. Non è ancora del tutto chiara; ma avrà tempo per levigarla come uno di quei diamanti che si guardano in controluce, davanti a una finestra che si apre sui mille colori del cielo di Londra.

Da: I Giardini di Kensington. Rodrigo Fresan.

Sabato sera

Non ho sonno stasera.
Continuo ad avere i soliti pensieri che mi girano per la testa e per lo stomaco. Sono malinconica e non capisco perché mi ostino a voler uscire con gli amici e quando sono fuori, non vedo l'ora di tornare a casa.
Mi sento sola e se sono in mezzo a tante persone mi sento ancora più sola.

Mi piacerebbe certo di più se il mio primo post fosse allegro e riguardasse una bella sensazione.
Ma io sono così, mi decido quando sono giù..

domenica 4 novembre 2007

Cubo di Rubik


Ce lo avevamo quando eravamo piccoli.
Io non so, mi piace ma non ci riesco.
Forse non sono abbastanza intelligente, forse non lo affronto nel modo giusto, forse mi spazientisco troppo presto o forse, semplicemente, non fa per me!
Eppure ci ho provato in ogni modo! Ho provato ogni sistema mi fosse possibile ma è veramente complicato! Ero felicissima quando riuscivo a sistemare i colori e ad avere una faccia quasi completa. Ci sono riuscita poche volte! Ma proprio lì, sul più bello, quando sembra che le cose si stiano semplificando.. scopri che no, che il sistema non è quello! Hai dimenticato una parte e allora devi smontare tutto, tornare indietro e rifare tutto.
Se devo rivoluzionare tutto proprio quando sembra di avercela fatta ci rimango male, mi innervosisco e faccio del danno. Provo con calma a trovare il sistema giusto e non lo trovo. Tutti questi colori!! Come si fa a comporre tutto in modo che ogni colore trovi il suo giusto posto? Non riesco a capirlo!!!
Di una cosa sono sicura, ce l'ho messa tutta! Davvero! Ci ho messo tutte le energie che avevo, forse anche di più, il mio povero cervellino si è arrovellato a lungo..ma niente.
Mi arrendo, non ci riesco, non fa per me.