venerdì 20 dicembre 2013

Paura del killer

Quando ero piccola ero fifona.
Avevo paura di tutto ciò che era tubi/fognature/rubinetti/acqua (maledetto IT) e avevo paura del buio e di stare da sola. Alla domanda dei miei "Ma di cosa hai paura?", io rispondevo "Ho paura dei killer" (risposta che generava l'ilarità in famiglia.. ma non a me!)

Ora in questi giorni c' è sto simpaticissimo serial killer scappato a Genova e avvistato a Rapallo e Lavagna.. armato.. considerato pericolosissimo e incapace di intendere e di volere...nooooo, mahhh, bello! Qui in zona nessuno ne parla e tutti ne parlano.

Stasera cena di Natale del volontariato, a Lavagna. Tutti parlano del serial killer, nessuno ne parla.  La gente inizia ad andar via, qualcuna la butta lì e si fa accompagnare alla macchina. Pian piano vanno via tutti, rimaniamo io ed Alessandra a parlare per ore e ore.. si fa l'1.30.
Improvvisamente qualcuno bussa alla porta, la porta si apre e compare un braccio con una manica nera, si apre di più.. ed è una guardia giurata che fa i giro notturno.  Ci chiede se va tutto bene e se ne va.

Io e Ale ci guardiamo, abbiamo perso un anno di vita a testa!
La paura del killer è tornata.
Mentre apro il cancello di casa, al buio perché proprio il lampione sopra casa nostra non funziona, mi dico che se il serial killer è lì, alle 2 di notte, al buio, sotto la pioggia, davanti a casa mia ad aspettare me per uccidermi... beh, se mai era proprio destino!

giovedì 19 dicembre 2013

mercoledì 18 dicembre 2013

Autostima

-Tu vuoi fare la segretaria di tuo fratello?

- Lo trovi un cretino che ti sposi?

1000 volte queste frasi passano ed escono
Ma ogni mille capita quella, quando già sei in crisi di tuo e queste frasi ti pungono nel vivo, in cui FANNO MALE.

giovedì 28 novembre 2013

Lo faccio per l'ultima volta

Ho passato un'ennesima nottata di incubi seguiti da insonnia.
Due eventi hanno inciso sul mio inconscio, cioè che ieri sera ho guardato il film Saw II e che questa data, questa nottata, per me ha un significato particolare.
Mi sono svegliata a metà nottata a causa di un incubo che non ricordo nemmeno più e poi ho iniziato a pensare, pensare cose assurde, collegamenti strampalati ma anche incredibilmente sensati.
Ho pensato a noi a casa di Andre e alla poca voglia di dormire, ci ho rivisti illuminati soltanto da quella famosissima lucina azzurra, ho riprovato i brividi di freddo e di emozione di quella notte, mi sono riimmersa in quell'abbraccio e ho immaginato anche il tuo maglione e la felpa nera, ho ripensato a quel giorno in macchina, mi sono rivista a fare la cretina "Se non la smetti ti mordo l'orecchio!". Quante volte ho maledetto quel giorno in questi ultimi anni!! E mi sono detta "Peccato che non sono Mike Tyson!". Mi sono chiesta quanto scorresse diversamente il tempo, a quel tempo. Ti ho rivisto sul balcone dell' hotel abbracciato a Silvia, ho pensato al camper e la vostra partenza per il capodanno. Al lunghissimo silenzio stampa, a kermit, al cd di sexbomb, alla nostra prima volta, la tenda in campeggio a cavi e così via, mille ricordi uno sull'altro, giorni, mesi, anni. Ho pianto (e te pareva!).
Poi ripensavo a quegli incubi terribili che facevo i primi periodi dopo che non c'eri più, quando mi vedevo bloccata all'angolo e tu con quella maschera in faccia mi mettevi tanta paura e angoscia che io rimanevo paralizzata e non riuscivo a muovermi. L'enigmista. Incomprensibile, terrificante, doloroso. Così sadico da non farti del male, ma a fare in modo che tu te ne faccia da solo. E lui indifferente non se ne cura. Mi prendeva il panico. Non riuscivo neanche ad urlare! Mi svegliavo con cuore che andava talmente veloce che mi sembrava sarebbe esploso. Beh, proprio ieri ho rivisto il film, puro caso. E l'ho ascoltato, lui punisce la gente che per qualche motivo non apprezza il dono della vita, che la spreca o la sminuisce gettandola in atteggiamenti sbagliati. Io ti sognavo, eri tu. Tu che indossavi quella maschera inquietante. L'ho sognato proprio da quando ci siamo lasciati, da quando ho buttato via la mia vita amando una persona che non solo non mi ama, ma mi ignora. Io da quel giorno ho sprecato la mia vita (consideriamo da quel giorno, e non da 10 anni prima) Quindi ho deciso che non c'è data migliore di questa per vedere di mettere davvero fine a tutto questo inutile spreco. Sono 14 anni esatti, il cerchio si chiude. Tu hai una famiglia e io provo un'altra volta a cancellarti per sempre.
Stavo per andare a chiedere aiuto, ho raggiunto livelli di fragilità estrema, credevo e SO di aver raggiunto livelli tanto esagerati quanto inutili. Se di giorno posso controllare sentimenti e pensieri, di notte non sono io che decido. MA spero che questo ultimo sfogo serva davvero ad eliminarti anche nel più profondo.
Non mi importa se tu leggerai o no queste righe, non mi importa più neanche sapere il perché le leggi e se ti frega qualcosa di quel che leggi.  Scrivo per liberare ME.

Ti disprezzo con tutta me stessa perché nessuno MAI mi ha fatto soffrire e mi ha trattata come mi hai trattata tu. Come mi rogna, come mi rogna. Non che tu abbia un'altra vita, preferisci un'altra a me? va bene! Però no, non ridurre la nostra storia e noi due a questo! A sparire, a non degnarmi di farmi più sapere nulla di te, a scrivere cose così profondamente insensibili ed offensive, a trattarmi, ancor peggio, come "uno dei tanti". Io questo non lo meritavo. Io QUESTO non lo capisco e non lo perdono. Ma non ti ho mai conosciuto allora? Ho sbagliato tutto? sono sprecati anche i precedenti 10 anni oltre a questi ultimi 2?
Devo smetterla di ciedermelo, intanto nessuno mai mi risponderà. Ma che male che mi fa!
Voglio riuscire a cancellarti ma ti ho tatuato dentro!

Se leggi sappilo, ti ho amato da morire e in un certo senso senza di te qualcosa di me è morto per davvero. Però sono sicura che non meritavo il trattamento che mi hai riservato. L'indifferenza fa male più di ogni altra cosa.
Avrei potuto rovinarti la vita se avessi voluto, avrei potuto tormentarti di chiamate e fare milioni di altre cose che mi sono passate perla testa ma che non ho mai fatto, ma non per dignità, non per sensatezza ma forse per troppo amore. Sono riuscita a farmi da parte e a soffrire da sola nel silenzio, lasciandoti vivere la tua vita da cui mi hai esclusa da un giorno all'altro e rassegnandomi pur soffrendo, ma sono sicura che tu questo neanche lo hai capito. Ma che importa? Ma cosa conta più oramai? Prego perché queste siano le ultime lacrime che verso per te e per il male che mi hai fatto.
Potrei dire che ti odio, che sei stato una delusione così forte da non riuscire a comprenderla e a rassegnarmi, che vorrei augurarti ogni sfiga e ogni male della terra,  vorrei vederti piangere e soffrire fino a perdere il sonno, fino a star male e sentire lo stomaco che si spacca in due, vorrei che ti sentissi solo come un cane in ogni occasione, anche in mezzo ad un milione di persone, vorrei che ci fosse una gabbia intorno al tuo cuore che non ti permettesse più di amare e di essere felice, che ti sentissi sempre insoddisfatto, incompreso, abbandonato e disorientato..e non mentirei se dicessi tutto questo. Ma questo è quello che hai fatto tu a me.
Potrei dirti che ti amavo, che con te ho vissuto i giorni più belli della mia vita (e non solo 4 o 5), che gli anni che abbiamo vissuto insieme non fanno "solo volume" nella mia vita, che sei veramente una parte di me che volente o nolente non riesco a cancellare, che vivevo in un "noi" anche quando eravamo lontani e che da quando non ci sei mi sento totalmente incompleta, che con te sono cresciuta e ho condiviso le gioie più grandi, che tutt' oggi sei in tutto quello che mi circonda, che nonostante tutto riesco a dire che ti auguro di essere felice .. e anche tutto questo sarebbe verità.

Umanamente penso che ad oggi tu sia una merda, ma per quanto riguarda il tuo essere padre, beh, ho sempre pensato che saresti fantastico e mi auguro e credo che tu lo sarai davvero.
Mi permetto anche di fare 2 considerazioni.
- Il fatto che la bimba sia nata il 24 novembre è proprio segno della vostra unione, l'ho subito pensato. 24 come il papà, novembre come la mamma. (si, so quando è il suo compleanno!). bello comunque! dico seriamente, è solo una data, ma rappresenta proprio l'unione fra voi due. Magari il prossimo il 7 di gennaio!
- Rebecca...CHE NOME DI MERDA!!!!!!!!

E almeno chiudo con una nota negativa, ma d'altronde è così che si è chiuso fra noi!

Questa è l'ultima volta che scrivo di te, e magari anche che piango o sorrido per te.
Addio.
(dopo quasi 3 anni, finalmente lo dico anche io!)

martedì 22 ottobre 2013

Il padre dei miei figli

C'è una persona su questa terra, una unica persona
a cui io ho detto la frase d'amore più grande che io possa immaginare.
Una frase che va ben oltre un "ti voglio bene" o un "ti amo" o qualsiasi parola inventata per spiegare un sentimento così grande che non esistono parole per rappresentarlo.
A questa persona ho detto: " Voglio che tu sia il padre dei miei figli".

Purtroppo lo pensavo davvero.

Questa persona ora sta per diventare padre. Ma non dei miei bambini.
E' difficile pensare di augurargli ogni bene, così come è impossibile augurargli del male.
Spero che per un attimo solo anche a lui venga il rimpianto di chiedersi come sarebbe potuta essere una nostra famiglia. E, onestamente, spero faccia un po' male anche a lui se ancora del sentimento è rimasto in una persona tanto fredda ed egoista.
Per il resto, si tira avanti. Comunque con il sorriso ma anche tanta paura di sbagliare di nuovo.

domenica 6 ottobre 2013

Contro ogni razionalita'

Non capisco perche' mi fai ancora cosi' tanto male.
Mi chiedo quando smettero' di piangere per te.
Inevitabilmente ti penso in ogni momento.

martedì 17 settembre 2013

17 Settembre

16 e altri 16

lunedì 16 settembre 2013

Back to school

APPUNTI DI MATEMATICA
[svariate e svariate righe di conti e formule a me ora totalmente incomprensibili (e probabilmente anche allora)]
...
HO SONNISSIMO PORCO BASTARDO SCHIFOSO LADRO MERDA
ANCORA 1 ORA E 10 MINUTI VORREI MORIRE
SALVATEMI DA QUESTA SORTE

(appunti)
...
MINCHIA CHE SONNO
DA QUI NON SEGUO PIU', HO SONNO E NON CI RIESCO, LA DIA' STA SCRIVENDO E IO VOGLIO FARE LA NANNINA! MI SI STANNO CHIUDENDO 'I OCCHI E HO TANTO ANTO SONNO

(appunti)

...che fine ha fatto Cavallo, la Dià mi fa leggere un msg di Benny e mi dice che è scemo, ho letto il messaggio, è vero, le parla di politica!!! Ganci ci chiede se sappiamo calcolare un limite che ha scritto alla lavagna, silenzio di tomba, ci informa che viene o/o.. a me che me ne importa? Quando mi servirà mai sapere questa cosa? La Dià mi chiede cosa sto facendo e mi dice di non smerdarla, adesso dice che Benny è scemo perché invece che scriverle msg d'amore gliene scrive politici, la Giurda prende a calci il mio casco e mi chiede se ho tolto il baule dal motorino, la Manuelina annuisce al prof, beata lei che ha capito qualcosa, il prof ha detto "stronzo", nessuno si scandalizza più, il prof scrive le ipotesi in rosa, Vale chiama Giacomo e G. gli tira i fazzoletti di carta, la Manu e la Cla ridono, la Cate fa una domanda al prof, la Sere capisce quello che c'è alla lavagna, la Nichy si sta addormentando, la Dià ammira il suo disegno del suonatore di chitarra, tutti scrivono mate, io i cazzi miei, scrivo comunque! La Dià insiste sulla storia del messaggio d'amore invece che politico e mi chiede "Che cazzo è il PPI?"; non lo so, ma non glielo dico, la Dià è talpa e non riesce a leggere alla lavagna, il prof si accuccia, ci mostra il culo e sotto sforzo, tira un urlo sovrumano, matte sbadiglia e si stiracchia la schiena, si gira, vede che lo sto guardando e mi fa una faccia come a dire "Chiamami l'ACI, o il 118! fatemi una flebo!!!"; il prof legge il libro, la Maurizzi fa casino con l'astuccio a cercare il bianchetto, il prof vuole nostre osservazioni, bisbigli vari ma niente di percepito, la Giurda si sofia il naso, è già la terza volta, Save sbadiglia, mi vede e fa la stessa faccia di Matte prima, Giacomo si batte la penna sui denti, la Dià si tocca i capelli e si sistema gli occhiali, il prof ci minaccia di entrare un giorno in classe e dimostrarci un teorema sbagliato, la Sara dice di non farcela più, la Elle spiega alla Nichy, la Dià si stupisce perché è tanto tempo che non vede il diviso scritto così :":", il prof dice che ha scritto stile elementari perché almeno la funzione è + chiara, Matte gira pagina, ma non scrive, la dià mi dice di scrivere che ha avuto una buona deduzione (?), e mi rompe le palle perché dice che Nichy si scrive con la k e dià con la D maiuscola, il prof chiede se "t è cosgì", Giacomo chiede al prof di spostarsi, è davanti a me, spero non mi cuzzi, la cate tossisce, la Giurda sposta la sedia, la Dià gioca col cellulare, io guardo se Roby mi ha fatto degli sq, un attimo.. sì, me ne ha fatti due, adesso gli rispondo, il prof continua a spiegare, io devo cambiare foglio xchè non ho più spazio...

...ho cambiato foglio, Save guarda il quaderno di Matte, matte si riposa sul banco ma segue, la Manuelina sorride, Giacomo chiede il bianchetto alla Cla, fuori si sente il rumore di un aereo, vorrei esserci sopra, Ganci solleva il gesso, la Dià chiede al prof perché in x0 il limite.. non mi ricordo più non ci ho capito un cazzo, la Sere guarda fuori dalla finestra, Chri si guarda le unghie, la Sara si infila la giacca, la Cate mi guarda ma non mi fa la faccia che hanno fatto gli altri, è rassegnata oramai! Il prof scrive sulla lavagna "occhio! nessuna ipotesi sulla derivabilità in x0", io sbircio il msg che la Dià sta scrivendo, si vanta di aver fatto un bel disegno, la sere gioca col cel di nascosto ma io la ho cuzzata, Matte sbadiglia, mi è arrivato un msg e ha fatto un casino della madonna, il prof chiede cosa sia a fare bip bip e guarda il suo cel che fa lo stesso rumore del mio, io guardo il msg, Robi è su Kataweb!!! spengo il cel o sono cazzi!!! La Giurda mi dice di rimettere il polistirolo al cel, spero che Robi non si incazzi visto che ho spento il cell, la Giurda mi chiede cosa ho scritto su di lei e, suona la campanella, ancora 50 minuti e andiamo, e, dicevo della Giurda, mi minaccia di non offrirmi il gelato dal Davide, la Cla beve l'acqua, fuori i bastardi che escono da scuola adesso ridono, stronzi!!! Vale disegna sul banco, io mi stiracchio la schiena xché non ne posso più, alla niKi è caduta la matita, Matte sbadiglia, la Ghiggeri corregge il prof e lui le diche che è brava xkè lo ha preso in castagna, se vuole io sono ancora più brava e vedo anche di prenderlo a bastonate!!! La Cla e la manu ridono, vali si gratta gli occhi, la dià mi chiede un favore, suspance, non mi dice cos'è, vuole che le copi un msg, la longo sbraita in corridoio, ora copio il msg, ho copiato il msg, la dià dice che sono un tesoro xkè ho scritto anke l'ora, Giacomo mi guarda e ride, giù in palestra una bambinetta urla come se avesse visto qualcosa di spaventoso (Nuti in palestra???), la Giurda si mastica la penna, io non alzo la testa dal quaderno da 1 ora, se la sarà data Ganci?, la Giurda chiede cosa dobbiamo portare marte, il prof dice di portare mate e chiede perché glielo chiediamo (faccia lei?!?!) e poi dice che sarà lui ad avvisarci quando interroga e che quando lo dirà, da 2 giorno dopo interrogherà. Adesso famo fisica... seguo? No!!! faccio solo finta, la Giurda mi dice "Dai, almeno fisica falla!!!", cambiamento di quaderni, e vai di fisica!!! Ora facciamo l'effetto (incomprensibile) come dicono la dià e la cate, ma famo l'effetto Hall (Sala?) , il prof parla in inglese, io e Chri ci stiracchiamo la schiena, il prof legge l'interruzione, no, l'introduzione storica, il prof dice che ieri hanno fatto gli scrutini..., io vorrei accendere il cell ma è meglio di no, ho chiesto alla dià di fare 1 sq a Robi e le sto dettando il numero, infatti non capisco più cosa scrivo e cosa dico, la Dià gli ha fatto lo sq, capirà che sono io? boh, il prof disegna un "parallelepipedo" (come sono colta) alla lavagna, adesso aggiunge, dice, un conduttore e una batteria, sono stufa di scrivere e voglio riposarmi, aggiungo che il prof è in piedi sotto al crocifisso colorato di verde e (incomprensibile) se crocefiggessero lui. Anzi faccio ancora una scannerizzata della classe, quello che vedo, vedo: Sere guarda la lavagna, Cate toglie il tappo alla penna, Giacomo scrive con la penna rossa, Pietro è girato dietro e parla con la Manu,, manu= evidenzia qualcosa sul quad. , claudia=copia il disegno alla lavagna, Save si morde il dito, matteo si gratta la testa( stavolta non sbadiglia), Chri è incantato a guardare la lavagna con faccia interrogativa, Vali guarda Chri e muove i piedi nervosamente, Nicky scrive fisica, Elle guardail prof e si morde il mignolo, sara= vede che la sto guardando e mi sorride, la manu sorride perché le ho spiegato cosa sto facendo, la Giurda guarda il prof (S'è l'amur!), la diana gioca col cell, mi guarda, ride e poi mi chiede "è un potenziometro quello?" Guardiamo la lavagna, io rispondo "cazzo ne so?" e continuo a scrivere, il prof continua a blaterare e io  mi impapino a scrivere blaterare e adesso smetto bye bye. 2-2-2001 h.12:45

PS: qualcuno dovrebbe vederci, una classe intera che parla di mano sinistra e mano destra e tiene le 3 dita aperte per capire come girano i vettori (prof compreso)
-
Il prof si gratta l'orecchio con un dito, la diana mi dice "che schifo", poco dopo la manu dietro dice "che schifo".. CHE SCHIFO!!!
-
il prof scrive le lettere sulla mano sinistra della Sere, è troppo bello per non scriverlo, la pelle della sere è poco scrivibile e il prof alla 4° penna tentata si incazza e le dice che la prossima volta glieli scrive coi punzoni arroventati.

(appunti di fisica)





Cari bimbi e ragazzi, buon rientro a scuola!!!! Io, HO GIA' DATO!!!

martedì 3 settembre 2013

Il mare

C'è che di fronte al mare,
niente ha più importanza.

Il mare, capisci? Il mare!!!!
Ah! No, tu non lo capisci.
Non lo puoi capire.
Non lo hai nell'anima, nel sangue, nel cuore.

E' per quello che sei un essere così piccolo
e meschino.

Il mare ... .
punto.

giovedì 29 agosto 2013

Sì,vabbè. Ma come?


 
Qualcuno anni fa mi aveva raccontato che la percezione del dolore degli uomini è limitata. “Tipo il campo visivo o acustico” mi spiegava, “ ci sono dolori che vanno oltre la nostra scala del percettibile. Sono talmente forti che noi non riusciamo nemmeno a sentirli. Tipo quando ti tagli di netto un braccio; il dolore è troppo forte e quindi non si sente nulla”.
 
 
***
- "Anche se la mia preferita è che tu eri una gamba, un braccio."
. "Beh, ma senza una gamba o un braccio si può vivere."
- "Sì, vabbè. Ma come?"

sabato 27 luglio 2013

lunedì 1 luglio 2013

Il tenace soldatino di stagno

C'erano una volta venticinque soldati di stagno, tutti fratelli tra loro perché erano nati da un vecchio cucchiaio di stagno. Tenevano il fucile in mano, e lo sguardo fisso in avanti, nella bella uniforme rossa e blu. La prima cosa che sentirono in questo mondo, quando il coperchio della scatola in cui erano venne sollevata, fu l'esclamazione: "Soldatini di stagno!" gridata da un bambino che batteva le mani; li aveva ricevuti perché era il suo compleanno, e li allineò sul tavolo. I soldatini si assomigliavano in ogni particolare, solo l'ultimo era un po' diverso: aveva una gamba sola perché era stato fuso per ultimo e non c'era stato stagno a sufficienza! Comunque stava ben dritto sulla sua unica gamba come gli altri sulle loro due gambe e proprio lui ebbe una strana sorte.
Sul tavolo dove erano stati appoggiati c'erano molti altri giocattoli, ma quello che più attirava l'attenzione era un grazioso castello di carta. Attraverso le finestrelle si poteva vedere nelle sale. All'esterno si trovavano molti alberelli intorno a uno specchietto che doveva essere un lago; vi nuotavano sopra e vi si rispecchiavano cigni di cera. Tutto era molto grazioso, ma la cosa più carina era una fanciulla, in piedi sulla porta aperta del castello; anche lei era fatta di carta, ma aveva la gonna di lino finissimo e un piccolo nastro azzurro drappeggiato sulle spalle con al centro un lustrino splendente, grande come il suo viso. La fanciulla aveva entrambe le mani tese in alto, perché era una ballerina, e aveva una gamba sollevata così in alto che il soldatino di stagno, non vedendola, credette che anch'ella avesse una gamba sola, proprio come lui. ' Quella sarebbe la sposa per me! ' pensò ' ma è molto elegante e abita in un castello; io invece ho solo una scatola e ci abitiamo in venticinque, non è certo un posto per lei! comunque devo cercare di fare conoscenza! ' Si stese lungo com'era dietro una tabacchiera che si trovava sul tavolo; da lì poteva vedere bene la graziosa fanciulla che continuava a stare su una gamba sola, senza perdere l'equilibrio. A sera inoltrata gli altri soldatini di stagno entrarono nella scatola e gli abitanti della casa andarono a letto. Allora i giocattoli cominciarono a divertirsi: si scambiavano visite ballavano, giocavano alla guerra. I soldatini di stagno rumoreggiavano nella scatola, perché desideravano partecipare ai divertimenti, ma non riuscirono a togliere il coperchio. Lo schiaccianoci faceva le capriole e il gesso si divertiva sulla lavagna, facevano un tale rumore che il canarino si svegliò e cominciò a parlare in versi. Gli unici che non si mossero affatto furono il soldatino di stagno e la piccola ballerina; lei si teneva ritta sulla punta del piede con le due braccia alzate, lui con pari tenacia restava dritto sulla sua unica gamba e gli occhi non si spostavano un solo momento da lei. Suonò mezzanotte e tac... si sollevò il coperchio della tabacchiera, ma dentro non c'era tabacco, bensì un piccolissimo troll nero, perché era una scatola a sorpresa.
"Soldato!" disse il troll "smettila di guardare gli altri!" Ma il soldatino finse di non sentire. "Aspetta domani e vedrai!" gli disse il troll. Quando l'indomani i bambini si alzarono, il soldatino fu messo vicino alla finestra e, non so se fu il troll o una folata di vento, la finestra si aprì e il soldatino cadde a testa in giù dal terzo piano. Fu un volo terribile, a gambe all'aria, poi cadde sul berretto infilando la baionetta tra le pietre. La domestica e il ragazzino scesero subito a cercarlo, ma sebbene stessero per calpestarlo, non riuscirono a vederlo. Se il soldatino avesse gridato: «Sono qui!» lo avrebbero certamente trovato, ma lui pensò che non fosse bene gridare a voce alta perché era in uniforme. Cominciò a piovere, le gocce cadevano sempre più fitte e venne un bell'acquazzone: quando finalmente smise di piovere arrivarono due monelli. "Guarda!" disse uno "c'è un soldatino di stagno! adesso lo facciamo andare in barca." Fecero una barchetta con un giornale, vi misero dentro il soldatino e lo fecero navigare lungo un rigagnolo; gli correvano dietro battendo le mani. Dio ci salvi! che ondate c'erano nel rigagnolo, e che corrente! Tutto a causa dell'acquazzone. La barchetta andava su e giù e ogni tanto girava su se stessa così velocemente che il soldatino tremava tutto, ma ciò nonostante, tenace com'era, non batté ciglio, guardò sempre davanti a sé e tenne il fucile sotto il braccio.
Improvvisamente la barchetta si infilò in un passaggio sotterraneo della fogna; era così buio che al soldatino sembrava d'essere nella sua scatola. ' Dove sto andando? ' pensò. ' Sì, tutta colpa del troll! Ah, se solo la fanciulla fosse qui sulla barca con me, allora non mi importerebbe che fosse anche più buio. ' In quel mentre sbucò fuori un grosso ratto, che abitava nella fogna. "Hai il passaporto?" chiese. "Tira fuori il passaporto!" Ma il soldatino restò zitto e tenne il fucile ancora più stretto.
La barchetta passò oltre e il ratto si mise a seguirla. Oh! come digrignava i denti e gridava alle pagliuzze e ai trucioli: "Fermatelo! Fermatelo! non ha pagato la dogana! non ha mostrato il passaporto!". Ma la corrente si fece sempre più forte e il soldatino scorgeva già la luce del giorno alla fine della fogna, quando sentì un rumore terribile, che faceva paura anche a un uomo coraggioso; pensate, il rigagnolo finiva in un grande canale, e per il soldatino era pericoloso come per noi capitare su una grande cascata. Ormai era così vicino che gli era impossibile fermarsi. Si irrigidì più che poté, perché nessuno potesse dire che aveva avuto paura. La barchetta girò su se stessa tre, quattro volte e ormai era piena di acqua fino all'orlo e stava per affondare. Il soldatino sentiva l'acqua arrivargli alla gola, e la barchetta affondava sempre più; la carta intanto si disfaceva. L'acqua gli coprì anche la testa, allora pensò alla graziosa ballerina che non avrebbe rivisto mai più, e si sentì risuonare nelle orecchie: Addio, bel soldatino morir dovrai anche tu La carta si disfece del tutto e il soldatino di stagno andò a fondo, ma subito venne inghiottito da un grosso pesce. Oh, com'era buio là dentro! ancora più buio che nella fogna, e poi era così stretto; ma il soldatino era tenace e restò lì disteso col fucile in spalla. Il pesce si agitava in modo terribile, poi si calmò e fu come se un lampo lo attraversasse. La luce ormai splendeva e qualcuno gridò: «Il soldatino di stagno!». Il pesce era stato pescato, portato al mercato, venduto e portato in cucina dove una ragazza lo aveva tagliato con un grosso coltello. Prese con due dita il soldatino e lo portò in salotto dove tutti volevano vedere quell'uomo straordinario che aveva viaggiato nella pancia di un pesce; ma lui non si insuperbì. Lo misero sul tavolo e... oh, che stranezze succedono nel mondo! il soldatino si trovò nella stessa sala in cui era stato prima, vide gli stessi bambini e i giocattoli che erano sul tavolo, il bel castello di carta con la graziosa ballerina, che ancora stava ritta su un piede solo e teneva l'altro sollevato; anche lei era tenace e questo commosse il soldatino che stava per piangere lacrime di stagno, ma questo non gli si addiceva. La guardò, e lei guardò lui, ma non dissero una sola parola.
In quel mentre uno dei bambini più piccoli prese il soldatino e lo gettò nella stufa, e proprio senza alcun motivo, sicuramente era colpa del troll della tabacchiera. Il soldatino vide una gran luce e sentì un gran calore, era insopportabile, ma lui non sapeva se era proprio la fiamma del fuoco o quella dell'amore. I suoi colori erano ormai sbiaditi, ma chi poteva dire se fosse per il viaggio o per la pena d'amore? Il soldatino guardò la fanciulla e lei guardò lui, e lui si sentì sciogliere, ma ancora teneva ben stretto il fucile sulla spalla. Intanto una porta si spalancò e il vento afferrò la ballerina che volò come una silfide proprio nella stufa vicino al soldatino. Sparì con una sola fiammata, e anche il soldatino si sciolse completamente. Quando il giorno dopo la domestica tolse la cenere, del soldatino trovò solo il cuoricino di stagno, della ballerina il lustrino tutto bruciacchiato e annerito.

sabato 1 giugno 2013

Bedonia

Una zingarata e mi ritrovo a Bedonia.
E sono lì, di fronte alla scuola della SSB, che emozione! Quanti ricordi meravigliosi che ci sono per me in questo luogo. Ritornano tutti in ordine mischiato, senza cronologia.
Passando in macchina ho adocchiato il centro città, i vialetti dai quali scendevamo in gruppo alla sera diretti al "Las Vegas" a mangiare il gelato. Nella via più sotto c'è anche il famosissimo bar chiuso, ai cui tavolini ci sedevamo dopo il corso tutori, a mangiare il gelato comprato da un'altra parte. Affianco la "macelleria a luci rosse", quante storie assurde ci siamo inventati!?
E questi vialetti? Mi rivedo alle 3 di notte a correre per il paese con i miei amici e quel figo pauroso di Jeff, come punizione per aver fatto casino tutta la sera! Avevo chiesto espressamente di poter andare anche io a correre con i maschi! ..altro che punizione!! ..Una corsa notturna fino al campo da basket. ..e mentre gli altri facevano le flessioni,  io e A. nascosti nell'angolo buio del campo a chiacchierare.
Salgo la scalinata esterna, mi rivedo nelle pause dopo pranzo, in mezzo a tutti gli amici a cantare, chiacchierare e ridere.  Mi affaccio a spiare dai vetri della porta, ...ahahah, qui è dove suor A. si era rotta la gonna!! (prego toccarsi!)
Ecco le scale che scendono alla mensa; mi sembra di sentire la sveglia del mattino, con il campanaccio da mucca e la voce di Mattia che strilla "Golazione!!". Ero sempre l'ultima ad arrivare, sempre stato così! Poi entravo in cucina e andavo a supplicare che mi dessero dei Pan di Stelle. E li ottenevo! E se ero "allievo di turno" ci puoi giurare che le tazze coi biscotti più buoni erano sempre sul nostro tavolo e gli spicchi di sole al tavolo delle sfigate. Un po' di sano nonnismo!
Ihihih, la cabina del telefono! Quella volta a settimana che chiamavano i genitori e mi toccava andare a rispondere al telefono e parlare con loro per 5 minuti..mi sembrava tempo sprecato!! A meno che non dovessi fare le ordinazioni di cibo per la domenica.
Fantastica la catena umana per portare le scorte di cibo in magazzino! ..quell'intero scatolone di Ringo che avevo dirottato al mio armadietto e aveva permesso a TUTTI noi di mangiare Ringo per l'intera vacanza!
Le scale antincendio da cui si scappava la notte per fuggire in paese di nascosto dagli istruttori. Da qui si vede il corridoio dove abbiamo portato il letto di Barbara mentre lei dormiva,. Che ridere! Un po' come le scivolate sul materasso. E le risate fino alle lacrime con Simona chiuse nei bagni o mentre mangiavamo i panini di nascosto. E' qui che mi avete truccata la prima (e unica) volta!!!!!
Mamma mia, la stanza numero 11, che puzza di piedi! Mi sembra di sentirne ancora il tanfo!
L'anno dopo c'eravamo noi femmine in quella stanza. Quella notte in cui Garde mi chiedeva il bacino in continuazione e poi è arrivato Carlo. I ragazzi nascosti dappertutto, sotto i letti, nell'armadio, nel letto con noi. Rivedo ancora Paola che insegue Andrea C. minacciandolo con la racchetta da tennis e i mutandoni sporchi di Carlo che si china a guardare chi è nascosto sotto il letto. (Carlo culo e culo chi non lo dice. Culo)
Quelle coperte marroni piene di polvere. La luuunghissima notte con Claudio a baciarci per ore e ore. Ma come ho potuto resistere tanto!??!
Sento la mia voce che dice: "Valentina, ma c'hai il cuore come un ghiacciolo!".
E poi ognuna ha trovato chi il cuore glielo ha sciolto per bene, ..è bastato risistemare le cose. Ahah, incredibile!
E quando volevamo staccare i fili dell'altoparlante che al mattino ci svegliava con le canzoni di Baglioni!?!? Oppure tutte insieme a cantare "sei un mito" dedicata ad Andreas. Le gare di scivolate nei corridoi; i dopopranzo con le barzellette di Seaman; le canzoni degli articolo 31; noi affacciate alla finestra a vedere Stefano che suonava la chitarra seduto sulla finestra di fronte; la preparazione per le feste in maschera o le recite.. tipo quella di "incidente in paradiso"; la prova di assaggio delle nuove merendine Mulino Bianco (che schifezza i flauti!), la costosissima chiave dell'armadietto, lo stanzino dove andavo a fare la scema e disturbare i ragazzi dell'Isef che lavoravano, io che entro nella tua stanza, con la canotta dei Suns e il mio "testone di capelli". Quella volta che Valentina ed Elisa usavano il silk epil e io ho detto "io non lo userò mai"!!! Ma perchè Johanna faceva sempre i compiti?!
Nel piazzale rivedo Carletto che va sui Rollerblade, con i ciuffi in testa ; le scale della chiesa vuote e ci rivedo tutti lì, più di 100, con le nostre magliette SSB, Il gruppo dei "Coglionazzi" sempre compatto..1,2,3.."cooooosmico"
Il cancello del parco è aperto, proprio pochi metri più in giù, il mio primo, castissimo, bacio! La mia prima vera storia!!! Che tenero!! La panchina su cui avevo conosciuto Luca; la fontanella, unica scusa per allontanarsi da un allenamento ed andare a sbirciare gli altri. E qui rimbomba la voce di Carlo:"Ricordate, dai nostri rubinetti esce pura acqua Linx".
Adesso il campo è vuoto ma ci rivedo il tendone coi tatami di Judo, la parete da arrampicata da cui non volevo mai smettere di scendere esalire a ripetizione, il balletto dei tutori, l'angolo del famigerato falò alto 21 metri!! OOOOooooohhhhh, un tuffo al cuore! Il campo da calcio!! In quell'angolo mi consolavi per la storia che avevo concluso, dall'altra parte eravamo sdraiati quella notte quando all'improvviso sono partiti gli spruzzini per annaffiare e ci hanno inzuppati completamente! AHAH e noi non sapevamo come fare a rientrare in struttura senza farcene accorgere.
Il campo da rugby!! Che bella partita quella domenica! A fine partita ero sporca ovunque, ma che divertimento! E avevo anche segnato una meta!
Che bello quando da tutrice accompagnavo i bimbi verso il campo da rugby dietro la piscina, e tutti volevano tenermi la mano. Camminavo con tre bambini per mano a destra e tre a sinistra. Li adoravo! Poi la sera dovevo sempre andare a salutarli e dargli il bacino della buonanotte! La gita con loro al castello di Compiano; le gite al monte Pelpi!
L'altra sera era aperta pure la piscina, ci sono potuta entrare! Gli scalinoni dove ci sedevamo a parlare e guardare i figoni tedeschi, poi si andava al bar a prendere il gelato e mettere le canzoni nel juke box. Il corso di nuoto del secondo anno, quando non avevo mai voglia e mi inventavo qualsiasi scusa col maestro Pippo pur di non fare le vasche! L'anno prima era il  tennis! Scansafatiche che ero! I campi ci sono ancora! Uno solo a dire il vero, l'altro lo hanno trasformato.C'era già l'aria di estate, quella che respiravamo noi, quando nel parco si vedevano tutte le lucciole.
Torno alla sede per una foto, alzo lo sguardo.. la seconda finestra sopra la porta... è da quei vetri che guardavo quando sei tornato dal paese portandomi quel buonissimo panino caldo, il più buon panino della mia vita. Rivedo nitida la tua mano chiusa a pugno che si apre, mi mostra il ciondolino fatto a cuore e tu mi chiedi: "vuoi uscire con me?".

TUM-TUM,  TUM-TUM, TUM-TUM-TUM-TUM TUM .. il battito del cuore di Bedonia.

lunedì 27 maggio 2013

martedì 21 maggio 2013

Tornado

E anche oggi mi sono svegliata nel cuore della notte a causa di un incubo. Avevo il cuore che batteva velocissimo e il respiro affannoso. Ci ho messo dieci minuti buoni per rilassarmi.
Finalmente però ho variato tema. Tutt'altro genere.
Questa notte ho sognato di essere in casa con la mia famiglia, all'improssivo vedevo arrivare un'onda d'acqua gigantesca che spaccava le finestre della nostra vecchia cucina e inondava tutto. poi la casa veniva sollevata in un tornado violentissimo, ci sbatteva contro i muri, la roba cadeva da tutte le parti, le finestra si frantumavano. Strilla, urla, acqua da tutte le parti.
Schiacciata contro il muro dalla forza centrifuga, guardavo dal corridoio la sala dove mia mamma lottava aggrappata allo stipite di una portafinestra ormai inesistente e una forza violentissima la risucchiava fuori. Poi mi urlava " Non ce la faccio più!". "Certo che ce la faremo!!!" le urlavo con tutta la voce per sovrastare il caos, provavo ad avvicinarmi a lei mentre la casa roteava e si aprivano cassetti, cadevano cose dappertutto e l'acqua creava onde enormi. Poi vedevo mia mamma cedere, risucchiata fuori dal tornado, le dita una a una mollavano la presa, e io non riuscivo ad avvicinarmi per salvarla, stava per volare via per sempre... mi sono svegliata di soprassalto!


Devo avere unito le tempeste che ho beccato con la nave, i racconti del Concordia, l'albero divelto dalla tromba d'aria l'altra notte.
Poi stamattina ho sentito la notizia del terribile tornado in America. Sconvolgente.

lunedì 20 maggio 2013

Regressione

Sono tornati gli incubi noturni, anzi, l'incubo. Sempre lo stesso se si ripete con piccole varianti. Questa mattina addirittura mi sono svegliata perchè stavo piangendo!!!
E poi le giornate mi passano sopra con questi nuvoloni grigi incombenti che opprimono ogni speranza e non lasciano trapassare nessun raggio di sole.
E io che speravo di stare meglio!

giovedì 2 maggio 2013

Promessi per promessa

Sembrava una data tanto lontana quando ne avevamo parlato
.. eppure il tempo è volato ed ecco giunto velocissimo il giorno del nostro matrimonio! :)

Bello vedere lo stupore della gente, la curiosità e le reazioni felici.
E ora pensiamo al viaggioooo

lunedì 22 aprile 2013

Attimo di debolezza

C'è che in certi momenti mi manchi ancora tanto. C'è che per quanto ora i miei sentimenti siano cambiati, per quanto tu mi abbia delusa e fatta soffrire, io comunque continuo a pensarti, continui a mancarmi. Involontariamente i ricordi di noi tornano alla mia mente per miliardi di cose. E mi chiedo se succeda anche a te. Sei una parte troppo grande della mia vita e della mia persona perchè tu possa non ricomparire più nel mio quotidiano, in continuazione. Faccio la forte, ora sono forte. Ma manchi! E mi chiedo se e quando troverò quella persona che sarà capace di prendere il tuo posto e di cancellarti o almeno rendere il tuo ricordo non doloroso.

Io vorrei solo che tu non mi avessi delusa così tanto. Non voglio cambiare come sono andate le cose, se tu non mi vuoi io non posso obbligarti; ma vorrei solo che tu fossi stato meno stronzo, meno menefreghista e meno egoista nei miei confronti. Vorrei tanto che tu non mi avessi deluso. A parità di risultato avrei sofferto di meno perché  almeno potrei avere un buon ricordo di noi. E ogni volta che mi ritorni in mente per ogni piccola o grande cosa, potrei pensare che è stato bello e ne è comunque valsa la pena. E invece non ci riesco, ogni volta è un dolore nel pensare come cose sono andate a finire.

Pazienza, mi dico, ho sbagliato e non ti ho mai capito. Mea culpa

sabato 13 aprile 2013

shockata

Una lunga giornata di lavoro, che durerà fino a dopo cena, molto dopo cena.
Controllo le mail e ne trovo una di Cindy, una signora canadese, ci siamo sentite spesso per mail in questi mesi. Mi ha prenotato due stanza al B&B a luglio, verranno giù per il matrimonio di loro figlio, ch esposa una ragazza di Chiavari. I due futuri sposi sono anche venuti a vedere le stanze, lui è tornato dopo qualche tempo e mi ha portato una caparra. Era vestito sportivo, abiti da camminata e zaino in spalla. Mi è piaciuto un sacco! Quando è andato cia l'ho spiato dalla finestra mentre si allontanava. Poi ho sentito molto sua mamma per mail, cambiavano le prenotazioni, Abbiamo aggiunto la prenotazione della notte precedente il matrimonio per lo sposo ch eavrebbe dormito con loro. Sempre toni molto gentili, da entrabe le parti, delle buone persone, si capiva!

Il titolo della mail mi stupisce: "Need a place to stay for Kyle's funeral"

..come si può confondere funerale con matrimonio? Forse una nota ironica? Forse non sono più favorevoli a questo matrimonio?

poi scorro la mail:



Hello Paola,
We are shocked that we will need to come to Chiavari shortly for our son’s funeral. He was killed in a car accident on Saturday. We will still be coming in July to spend time with our Italian family so please do not cancel our present reservations for July 1 to 9.

Would the three of us be able to stay with you some time this week or next week, depending upon when we can get there?

Look forward to hearing from you shortly.
Thanks,
Cindy



Da quel momento io non riesco a pensare ad altro.
Al loro arrivo ieri io ero agitatissima, solo ieri sera ho realizzato quanta fosse la mia tensione quando sono arrivata a casa, distrutta di stanchezza e tristezza.
Come possono succedere cose così?


giovedì 4 aprile 2013

"But Peter, how do we get to Neverland?" "Flying, of course!!"

B: All children were birds once, so I expect Peter has itchy shoulders, and likes to fly about.
D: But we can't fly
B: Therein the tragedy. You lost your faith. The only reason that birds can fly and we can't - they have perfect faith. For to have faith is to have wings.
D: I don't think I believe you
B: why, my little boy?
D: How can a bird turn into a boy?
B: HOW CAN A CATERPILLAR TURN INTO A BUTTERFLY?

J.M.B.

"Poor Tommy. He's still a boy. He was ever a boy, trying sometimes, as now, to be a man. But always, when he looked round, he saw his boyhood holding out its arms to him, calling him back to play.
He was so fond of being a boy that he could not grow up.

In a younger world, where there were only boys and girls he might have been a gallant figure. Ah! If he could have loved in this way, no-one would have been more loved than she.
He knew it was tragic that such love as hers, should be given to him.
What more could he do than he was doing? He could not make himself anew. And boys cannot love. Is it not cruel to ask a boy to love?"

mercoledì 3 aprile 2013

La quadrata

E' curioso stare qui seduti a guardare il moto caotico e irregolato di decine e decine di bimbi di tutte le età che popolano la quadrata in questo agognato pomeriggio di sole.
Bimbi in biciclette con e senza rotelle, bambini che giocano a palla, ragazzini in skateboard, bambine sui rollerblade, mamme che spingono  passeggini, mamme coi pancioni che aspettano il dolce arrivo dei futuri avventori della quadrata, piccoli bimbetti dai primi passi incerti che si lanciano nella mischia e capitombolano dal nulla, due tricicli coloratissimi e tanta altra vita e tanti altri colori che disegnano linee di movimento in questa piccola aerea dove sembrerebbe non esserci abbastanza spazio per tutti... e invece tutto è regolato da una perfetta armonia di schivamenti e sfioramenti totalmente incompresi ed involontari.

Camogli e la sua tranquillità, la sua infinita bellezza.

Io amo Camogli!

mercoledì 27 marzo 2013

Anabole

Taaaaaaante Anabole!!! :)

giovedì 21 marzo 2013

Benvenuta Marta!

Primo giorno di primavera, bellissima data per venire al mondo, Marta!!
La notizia della tua nascita mi ha illuminato la giornata, la mia felicità è incontenibile!
Non riesco ad aspettare e corro in ospedale per vedere come state tu e la tua mamma.
Non è ancora orario, devo aspettare!

Festeggio seduta in spiaggia, al sole, bevendo Coca cola, mangiando un panino col crudo e mikado. Leggo un libro e guardo estasiata e felice questo mare azzurro che luccica! Sono felice!!
Sono felice di questa ritrovata serenità che finalmente è tornata nella mia vita e che mi da i brividi! Sono felice che dopo tanta sofferta attesa, oggi tu ci sei!

Che bella giornata! Benvenuta Marta!!!

Zingarata



C'è che è stata una bellissima serata, c'è che "mi piace la pizza, Mi Piaaace!", c'è che ci divertiamo anche lavorando, c'è che alle 00:45 eravamo già dentro il cancello, c'è che abbiamo deciso di arrivare ancora fino alla chiesa, c'è tre minuti dopo eravamo di nuovo in città, c'è che stavolta la zingarata è finita anche in autostrada diretti chissaddove, c'è che la notte ha qualcosa di speciale, c'è che è primavera,  c'è che però ci sono 4 gradi, c'è che a Deiva ci sono sempre i lavori autostradali, c'è il cuore che si gonfia alla vista della luna che si riflette sul mare, c'è che si canta insieme a squarciagola, c'è che si ride e si ride e si ride, c'è che sono le 3 di notte e non ho la minima intenzione di dormire! :)

lunedì 11 marzo 2013

Il mio bimbo

ho riaperto il mio blog dopo qualche tempo, ritrovando il post su "Polluce".
Il mio piccolo Botolino purtropppo non ce l'ha fatta. E' la prima volta dopo la notte in cui è morto in cui mi ritornano le lacrime agli occhi. Ho affrontato bene la cosa, nonostante l'amore che avevo per quel gatto sfortunato. Quello che mi è spiaciuto molto è averlo visto soffrire così tante e tante volte dopo quel cazzo di incidente. Tante volte l'ho visto dopo un'operazione, stanco, barcollante, depresso, e rintronato da decine di medicinali..e onestamente ho stramaledetto quella persona che lo ha investito e poi non si è neanche fermata.
Poi purtroppo sono la prima cui a  volte piace andare un po' più  veloce in auto. Ma quelle volte che penso a Botolo, allora rallento subito!

Botolino è sempre stato il mio preferito perchè da piccolo, ironia della sorte, era fra tutti i gattini neri della sua cucciolata, l'unico riconoscibile.. perchè era il più cicciottello. Voleva sempre mangiare! Era bellissimo! Piccino, tutto nero con gli occhietti azzurri. Gli ho dato io il nome ed era sempre il più coccolato da me, era il mio bimbo. Da sempre l'ho abituato a starein braccio come un bimbo piccolo quando deve fare il ruttino; appoggiato al mio petto e con le zampette anteriori sulla mia spalla, intanto io me lo coccolavo e lui strusciava il muso sul mio mento. Quello è rimasto per sempre il supo modo di fare e richiedere coccole. Anche l'ultima volta che l'ho portato dalla veterinaria, si è fatto fare le coccoel anche da lei in quella maniera.

Il pomeriggio del 1 marzo è stato male, ho sentito ribaltarsi la  lettiera del bagno, Botolo si era alzato dopo ore di totale immobilità, l'ho visto barcollante tornare verso il suo cuscino poi è caduto, facendo dei versi strazianti. Ho pensato "Ci siamo, sta morendo". Ho avuto l'istinto di rompergli qualcosa in testa per ucciderlo e non farlo soffrire. L'ho trattenuto.

Poi è sembrato che si riprendesse, lo abbiamo messo sul cuscino e lì è rimasto inerme e spossato.

Sonbo uscita per andarea  lavorare, e tornata a casa all'1 di notte, ho trovato il miei genitori in piedi davanti alla porta del bagno. Mi si è stretto il cuore. "sta male?" "Mi sa che non ce la fa".
Sono entrata nel bagno, gli ho fatto qualche carezza sulla testa, e dopo alcuni spasmi, è morto.
Mi è sembrato come se mi avesse voluto aspettare. Come Argo, al ritorno di Ulisse.
Ho pianto un po' quella notte. Poi basta. Nemmeno il giorno dopo, mentre scavavo la buca per seppellirlo, vicino a Nano. Devo essere forte di fronte a mia mamma, ma questa sera qualche lacrima me la concedo.

Ciao, Botolo!

mercoledì 27 febbraio 2013

Polluce

Ieri abbiamo portato per la milionesima volta il mio gatto preferito dal veterinario perché sta molto male. Dovevano fargli urgentemente una trasfusione di sangue, uno alla volta hanno analizzato il sangue dei suoi due fratelli, ma si è scoperto che sono anemici tutti e tre! (allegria). Sembrava che la soluzione migliore fosse quella di sopprimere il mio "Botolo", per non farlo soffrire troppo e per non rischiare anch econ gli altri.

Alla fine per provare a salvare questo sfortunatissimo gatto, la veterinaria ha offerto di andare a aprendere il SUO gatto a casa e vedere se fosse stato possibile fare la trasfusione.
Il povero Polluce ha donato il sangue a Botolo e gli ha dato un'ultimissima speranza di vita.

Se i gatti hanno 7 vite, Botolino ci ha già fatto miracoli ben più volte (tutto colpa di quello stronzo/a che lo aveva investito con la macchina). Adesso vada come deve andare. Noi sappiamo di aver fatto tutto il possibile e oltre.

In ogni caso GRAZIE a questa veterinaria che ha dimostrato di avere un cuore gigante e di amare davvero gli animali. E grazie al povero Polluce, che si è dovuto sacrificare per uno sconosciuto!

martedì 5 febbraio 2013

"quando ci sei tu, la vita ha più pepe"

Il fatto è che adoro organizzare stupidate. Ci sballo a ideare a  feste a sorpresa. Adesso ho un sacco di programmi: scrivo il libro, creo il filmato, organizzo cacce al tesoro, cene con delitto, vestiti di carnevale,  serate a tema, scherzi... e sto facendo tutto insieme!

Wow, ci sballo quando posso fare queste cose!!!


Vulcano in azioneeeeeeeeeeeeee!!! :)

lunedì 4 febbraio 2013

mercoledì 30 gennaio 2013

Un giorno

Con la razionalità, il sentimento si spegne.

giovedì 24 gennaio 2013

Monetina



"Quando sei davanti a due decisioni, lancia in aria una moneta. Non perchè farà la scelta giusta al posto tuo, ma perchè nell'esatto momento in cui essa è in aria, saprai improvvisamente in cosa stai sperando di più."  J.M.

 

domenica 6 gennaio 2013

Ancora sulla Befana.

Ieri notte ho preparato tre piccole calzette rosse, ci ho messo 2 cioccolatini e 3 caramelle ognuna. Ho scritto i nomi dei miei clienti del B&B su un cartoncino e poi a uno a uno li ho cuciti alla tre calzette.
Ho aggiunto un foglietto in cui raccontavo ai miei clienti, inglesi, la storia della nostra tradizione e dell'arrivo della Befana.  Poi le ho disposte sul tavolo della colazione, una ogni posto a sedere, poi una piccola befanetta e affianco la spiegazione.
Questa mattina i miei clienti erano entusiasti e i hanno ringraziata a lungo per aver fatto conoscere loro questa nostra tradizione. E' stato davvero gratificante. Bello.


Oggi ho fatto la befana, per un centinaio di bimbi che sulla spiaggia di Lavagna attendevano che la Befana arrivasse dal mare. Ed eccomi lì, sul gommone che dal porto mi ha portato fino alla spiaggia, mentre i bimbi chiamavano e salutavano dalla spiaggia in attesa del mio arrivo. Una Befana, un po' ciecata e un po'sorda , che salutava, incitava i bimbi ad urlare più forte e agitava la scopa. Scesa dal molo è andata in mezzo al cerchio dei bimbi, ha dato fuoco all'anno passato ed ha distribuito caramelle a tutti i bimbi.
Peccato solo che ormai troppi bimbi di Lavagna mi conoscono benissimo e mi han riconosciuta subito.
Stasera ho visto qualche foto pubblicata su FB, troppo bello vedere come mi osservavano i bambini!!

La calza della Befana

Ho già scritto altre volte riguardo il "rito" della calza della Befana a casa mia.
Anche quest'anno l'ho espressamente richiesto. Anche quest'anno c'è stato un iniziale rifiuto, forse più dovuto che sentito.
Poi ho appeso la mia calza gigante al camino, dicendo "Io la lascio qui, domani spero di trovarla piena".
Così è stato. Ho avuto una giornata intensissima, sono corsa fuori casa al mattino, passata alla svelta all'ora di pranzo e riuscita per poi tornare a sera. E ora, solo ora, alle 23, mi sono messa sul mio letto a guardare cosa mi abbia portato la Befana.

Ho ricevuto 2 calze. Ovviamente mi han fatto un piacere infinito entrambi.
Ma la calza storica della MIA befana, beh, quella ha tutto un'altro gusto.
Ogni cosa è impacchettata con pezzi di carta vecchia. Tantissimi piccoli pacchettini grezzi, preparati con infinita pazienza. E' la MIA Befana!
caramelle fasciate a gruppetti di 2 o 3, o singolarmente; oggettini piccoli, scematine, monete. Quest'anno mi han fatto ridere 2 pacchetti in particolare: il primo un mucchietto di carta grosso grosso..apri apri e dentro c'era una moneta da 10 cent; l'altro un fico secco. Quando sono andata in camera di mia mamma mi ha detto: "Ah ah, bel regalo, un fico secco!".

Troppo bella la mia befana!
E se mi dite che IO non ho più l'età, vi rispondo che siete VOI che non avete più la mentalità!


Viva babbo Natale, viva la Befana e chiunque creda alla migia di queste cose! Me compresa!

Snoopy


sabato 5 gennaio 2013

Tormentone

Wendy di Londra dorme a casa mia! :)

Viva Wendy Gebbett!!!!

martedì 1 gennaio 2013

2013

Non sono per nulla superstiziosa, ma quest'anno, tanto per essere sicura di averle provate tutte, le cose "da fare" a capodanno le ho rispettate tutte! Proprio TUTTE! :)
E pare portino beneee! :)


BUON ANNOOOOOOOOOOO!!!