mercoledì 24 febbraio 2010

lunedì 22 febbraio 2010

Paola ha stretto amicizia con...

Giornata scazzo-uggiosa a Genova, aspetto sera per incontrare Gigi che esce da un corso negli uffici Costa. Non lo vedo da tanto tempo, eravamo imbarcati insieme su classica,al mio secondo imbarco, quello con il miglior team di sempre.
Gigi è una persona riflessiva, incredibilmente solare, positiva e "minchiona"; con lui puoi parlare delle cose più profonde e intervallarle con scemate e prese in giro ma comunque alla fine del discorso ti lascia sempre nuovi pensieri e sensazioni.
Oggi abbiamo un pò di tempo libero io e lui prima di incontrare altri suoi amici e io voglio parlargli di un sacco di cose, ma ancor più voglio farmiraccontare da lui.. i suoi 13 mesi di viaggio intorno al mondo!
"Come si prepara uno zaino prima di partire per il giro del mondo? Hai mai avuto momenti di paura? C'è un posto che proprio non ti è piaciuto? E ce n'è uno che ti è piaciuto maggiormente?" e, molto più veniale ma sicuramente utile: "Quanto ti è costato il giro del mondo?"
Queste sono le domande che gli ho fatto, probabilmente domande stupide rispetto a tutto quello di cui si potrebbe parlare, ma ne faccio poche e mirate, giusto per soddisfare qualche mia curiosità... il motivo è che..
"Allora, ci devi parlare del tuo viaggio! Si, lo immaginoche non si possa raccontare. E' un pò come quando torni da un imbarco e ti chiedono -che ci racconti?- e tu alzi le spalle perchè.. come si fa a dire?!?" Bravissima Adria che hai espresso il mio concetto!
Adria è una ragazza che era a bordo con noi, ci ha raggiunti al porto antico insieme con una amica. Sono proprio felice di rivederla, con lei avevo perso i contatti e nemmeno sapevo che fosse di Genova!
Ci sediamo in un bar sottoripa per un aperitivo, ci raggiunge un'altra coppia di amici di Gigi, anche loro hanno lavorato sulle navi come animatori Teen, iniziamo a ridere e scherzare coem se ci conoscessimo tutti da una vita, c'è qualcosa di grande che ci unisce e ovviamente parliamo di navi, imbarchi, porti, personaggi e aneddoti comuni.
Arrivano le 21, andiamo a recuperare Katia, un'altra ragazza che lavora per Costa e poi ci infiliamo nei vicoli e arriviamo al ristorante messicano di via Pre.
Nonostante il mio timore per le cose piccanti trovo facilmente qualcosa che mi piaccia e fra un piatto di tacos e uno di nachos, la serata scorre parlando di argomenti vari e di vita da marinai. I viaggi bene o male sono sempre al centro dei nostri discorsi e ovviamente per me, argomento migliore non esiste!
Sono contentissima di aver parlato un pò di nave perchè, come dice anche Adria, a bordo nessuno parla della vita di casa e a casa non parli mai a nessuno della vita di bordo perchè non capirebbero. Mi ci voleva, ma mi crea una grande malinconia. Mi manca tanto la nave, ma mi rendo conto che è così per tutti.
Finiamo la cena e terminiamo la serata,rinunciamo al caffè a casa di Adria perchè qualcuno deve andare a dormire presto, altri hanno un viaggio in macchina da fare..e io devo incamminarmi verso il treno.
Ci salutiamo velocemente sotto la pioggia, Kati ami accompagna in macchina, mi fermo nella Hall del suo albergo per le ultime chiacchiere e una camomilla e poi corro al mio treno.
Grazie Gigi per questa piacevolissima serata!!!

martedì 9 febbraio 2010

Giornata sfigata

.. il telefono squilla alle 9 di mattina (si, ieri ho fatto tardi giocando al computer!), è la mamma, ha bisogno della macchina per le 9.30 “e nel frattempo se riesci fai un po’ di benzina!”. Cazzeggio ancora 5 minuti nel letto, anche per ambientarmi e realizzare che mi devo alzare. Poi mi preparo, mi lavo, rifaccio il letto e sistemo il casino della sera precedente (perché mi è stato detto che devo lasciare sempre tutto ben in ordine). Esco di casa, chiusura, cancello, manovre varie. Arrivo dal benzinaio e sto 10 minuti nel casino e in un bordello di macchine, perdo un po’ la pazienza ma aspetto. Quando sto per potermi muovere, squilla il cellulare nello zaino, sul sedile posteriore. Mi incastro, mi allungo, mi contorco e recupero il cellulare: è la mamma. Rispondo e cerco di avvisare che la causa del ritardo è il traffico ma..cade la linea. E’ il mio turno, mi avvicino ed il benzinaio alza l’indice e mi fa cenno “no, passa dopo!”. Uhhm, benissimo!
Trovo la mamma che mi viene incontro lungo la strada, e mi smadonna dietro perché è tardi. Scendo alla svelta, le lascio la macchina e mi faccio l’ultimo pezzetto di strada a piedi per smaltire l’arrabbiatura.
Stamattina devo andare ad informa giovani per chiedere delle info che vorrei avere entro domani, ma prima mi serve un mezzo per muovermi.
Il motorino non funziona ed è fermo da quasi 2 mesi, ma ieri ho comprato la candela nuova così sistemo il problema.
Apro la sella e trovo il mio adorato casco completamente pieno di muffa (l’ultima volta avevo beccato un bel po’ di pioggia!), cambio la candela, ovviamente facendomi male a un dito che si è congelato per il freddo.. provo più volte a far partire il motorino ma..niente!
Rinuncio e decido di fermarmi a casa e rinviare l’informagiovani al pomeriggio. Per pranzo mi passano a prendere i miei e andiamo a mangiar fuori (e questa la nota positiva della giornata).
Torniamo a prendere la macchina della mamma e mi offro di recuperarla io (così almeno posso andare all’informagiovani e poi tornare a casa). Come ringraziamento vinco l’incarico di andare a pagare una bolletta in posta. L’ufficio secondario ovviamente alle 15 è chiuso, così devo andare a quello centrale, aspetto una mezz’ora e finalmente è il mio turno. L’informagiovani ovviamente è chiuso e apre alle 16.30. Inganno il tempo entrando nella biblioteca della terza età e cercando una guida della Liguria, che non c’è! Mi faccio intortare per un po’ dalle gentilissime vecchiette e poi vado all’ufficio che è ancora chiuso.
10 minuti di attesa in compagnia di una decina di extracomunitari e arriva il mio turno! Chiedo informazioni e mi dicono che .. devo rivolgermi ad un altro ufficio!!! Inutile attesa! Ed entro domani non avrò le informazioni di cui avevo bisogno!
Torno verso casa quando all’improvviso sento un rombo potentissimo. Penso subito al peggio! Accosto, scendo dalla macchina e controllo, proprio come temevo! Marmitta stoccata a metà che penzola e gratta per terra. Porto la macchina al meccanico e faccio un salto alla casa giù. Chiamo casa (su) ma nessuno può venirmi a prendere. Mi fermerei direttamente a passare qui la serata ma il cellulare è scarico. Così vado verso casa a piedi, fa veramente freddo e ho la pancia piena da morire per il pranzo . Per fortuna per le ultime centinaia di metri trovo il passaggio di Silvia. Anche l’altra loro macchina è rotta, domani dovrebbero portarla dal meccanico ma non sanno chi portarla giù.
Vado a casa e velocissimamente mi preparo perché nel frattempo ho appuntamento mezz’ora dopo dalla casa giù per andare a mangiare una pizza con un amico. Mi preparo velocissima, aggiorno i miei sull’accaduto, rispondo a due mail, recupero la roba che mi servirà domani a Genova e chiamo mio fratello e Silvia per avvisare che la macchina loro la porto giù io.
E’ tardi, esco alla svelta e vado a recuperare la macchina, fa veramente freddo e per fare alla svelta sono uscita senza mettermi la giacca, nei 3 minuti di camminata mi becco la tosse!
Recupero le chiavi la macchina non mi parte!! E’ tardiii! Cerco di avvisare del mio ritardo per telefono ma non ottengo risposta! Intanto avviso Alberto che la macchina non parte e col suo aiuto la macchina finalmente parte!

Arrivo all’appuntamento davanti casa giù e .. il mio amico si era dimenticato di avere già una cena in programma. Apprezzo tantissimo l’invito ma declino e salgo in casa decisa a non sfidare oltre la sorte di questa giornata. Lascio la giacca in ingresso, butto sulla sedia lo zaino con la roba per domani e mi cade l’occhio sulle mie scarpe. Sono diverse!!! Sono uscita di fretta e ho messo le scarpe diverse l’una dall’altra!
Domani andrò in università e a teatro con le scarpe diverse. Simili, ma diverse!
…ormai la giornata è andata così, mi metto a ridere da sola!

Ora sono sul divano e mi guardo Zelig mentre aspetto che questa giornata sfigata abbia fine!

venerdì 5 febbraio 2010

Innamorati!

"e quante volte ho visto
dalla prua di una barca
tra spruzzi e vento
l'immensità del mare
spandersi dentro e
come una carezza calda
illuminarmi il cuore "

Da: Riccardo Cocciante, Se stiamo insieme.

giovedì 4 febbraio 2010

"Il giardino dei semplici"

Ancora non è passata. Anzi, volendo sono pure peggiorata!
Mi si prospetta la possibilità di iniziare un'attività che è sempre stata il sogno della mia vita. Qualche anno fa in questa situazione sarei stata euforica. E invece trovo mille "ma" e mille "se". Sicuramente c'è un maggiore senso di responsabilità, sicuramente ci sono dei criteri logici che mi fanno dubitare ma c'è anche che si tratta di porre la prima pietra di una casa che non so ancora ora se ho attualmente voglia di costruire. Oggi manca un esame a finire l'università, momento meraviglioso e unico ma.. che mi imprigiona!

mercoledì 3 febbraio 2010

Non è un gioco di parole

Scegliere di non scegliere è comunque una scelta!