martedì 27 novembre 2007

Un viaggio a tappe

Lunedì mattina.
Si parte di nuovo. Devo ritrovare luoghi e persone.
E' più forte di me, appena è possibile, viaggio!
Mi sveglio relativamente presto dopo una nottata semi insonne a leggere avidamente un libro che mi dia qualche nuova informazione su di lui e sulla città.
Benisssimo, in università non devo andare, allora mi posso preparare con calma.
Le classiche ultime cose, una doccia veloce, ultime aggiunte al mio "immancabile zainetto" e si parte.
chissà perché tutte le volte che devo partire per un viaggio mi capita questa strana sensazione.. sono felice ma è come se qualcosa mi dicesse di fermarmi a casa. Succede sempre, ormai da anni. Che io parta per un viaggio da pochi giorni, da una settimana o sei mesi, la sensazione è sempre quella; come se avessi paura di non tornare più. E regolarmente mi viene da pensare che vorrei scrivere un testamento (avessi poi qualcosa da lasciare!), ma ovviamente quando capitano questi pensieri le cose da afre per la partenza sono sempre talmente tante che il testamento proprio non ci sta.. e poi insomma, anche per scaramanzia, non è bello scrivere un testamento!
Ultime volontà a parte, mi incammino a piedi verso la stazione, e quindi verso Genova; la prima tappa di questo mio viaggio.
Niente di speciale, a Genova devo solo fare la carta internazionale dello studente, spero mi potrà servire. Faccio un giro per il centro, ma oggi guardo Genova con gli occhi del turista, il mio viaggio è già iniziato! compro un buon pezzo di pizza da mangiare subito e della focaccia che voglio omaggiare nel pomeriggio.
Secondo treno, si va a Milano.. oggi mi voglio viziare, una settimana enigmistica in viaggio ci sta sempre bene!
neanche tempo di accorgersene e sono all'uscita della stazione. Natalino mi aspetta lì.
Iniziamo a parlare ininterrottamente a ricordare momenti insieme, a raccontarci le avventure di nave e spiegarci i progetti futuri. Un giro al centro commerciale, un gelato e si continua a chiacchierare. Poi un passo a casa sua e via. Il povero Shreck mi accompagna a Malpensa... io parto per la prossima tappa.
Check in rapidissimo, saluto Nat e inizio a gironzolare per i negozi dell'aeroporto in attesa del volo.
Fantastico! Aereo semi vuoto e accanto a me non c' è nessuno.
13 verticale: Vi è la famosa Porta di Brandeburgo. BERLINO!
Prendo la metro, e dopo una ventina di minuti sale anche Claudia, visibilmente congelata e con un mano un Happy Meal per me! .. La mia vecchia coinquy! Di nuovo in Germania insieme!
Ovviamente chiacchierando abbiamo perso per un pelo l'ultima metro e stavamo per perdere anche un bus. Arriviamo alla sua casa. Un portone gigantesco.. ed una casa enorme e meravigliosa. La sua stanza è grande come tutta la nostra casa di Giessen! Parquet di legno e lettone matrimoniale in legno rialzato (quelli Ikea per intenderci) una meraviglia! Cucina degna di tale nome, dotata di ben 2 forni! La domanda mi sorge spontanea :"Cla, che ci facciamo io e te in una casa del genere?". Per quanto riguarda la casa pare proprio che questa volta abbia avuto una gran fortuna e anche il coinquilino sembra piacerle molto. E' un artista abbastanza famoso, suona la tromba ed ora è via per qualche giorno a fare dei concerti col gruppo.
..questo tizio non vorrà mica scalzarmi il posto da miglior coinquilina?
Ancora due chiacchiere (niente lotta-sul-letto o qui ci facciamo del male) e nanna.

8 di mattina e dispenso consigli sull'abbigliamento. (sì, giuro, è vero!).
Stamattina il Presidente Napolitano verrà in visita a Berlino e Claudia che lavora in Ambasciata dovrà accoglierlo con una calorosa stretta di mano.. sperando di non addormentarglisi addosso!
Io sono rimasta ancora un po' in letto, ho raccolto informazioni sulla città e ora, mani in tasca e cappello in testa, me ne vado a riscoprire questa città. Magari questa volta mi piacerà di più.