martedì 3 marzo 2015

Ciao Zia Ilda!

Mi ricapita ora per le mani un foglietto in cui di nascosto scrivevo le espressioni che tuo fratello usava nel parlare e a me ricordavano te.
In realtà ne ho segnate solo 3, perché poi mi sembrava che tuo fratello Carlo si fosse accorto che io scrivevo a volte mentre lui parlava e mi sembrava maleducato continuare a farlo.
Era poco meno di un mese prima che tornassimo nuovamente a Intra, per il tuo funerale.
In quella prima occasione tuo fratello ci aveva quasi spiazzati con una ospitalità totalmente inaspettata. Ci ha accolti in casa la tua badante, ci ha fatti entrare in sala, dove tu stavi seduta sul divano, con i piedi poggiati su una sedia, lo sguardo totalmente assente e, come direbbe la mamma, con il viso di un uccellino. Ci siamo seduti accanto a te, non saprò mai se ci hai riconosciuti, ma per un attimo mi è parso di sì. O che per lo meno avessi riconosciuto "il tuo cocco", Fabrizio.
E' stata una sofferenza vederti così, non sapere se rivolgerti parola oppure no, ma rubare con lo sguardo quei tuoi piccolissimi deboli gesti, ..così tipicamente tuoi! Tipo il grattare con un pollice la pellicina dell'altro pollice.
Ti ho portato troppo tardi la foto della nostra famiglia. Era troppo tempo che rimandavo.. come al mio solito! La tua Badante l'ha messa lì, sul tavolo, davanti a te.. a credo tu non abbia mai avuto il momento di lucidità (o la vista sufficiente ) per ricordarci.
Quando è arrivato Carlo si è seduto con noi e ha iniziato a chiacchierare cortesemente. Mi dava solo fastidio quando di fronte a te diceva che ormai non c'erano più speranze. Che fastidio!
E ancora di più mi faceva arrabbiare a pranzo quando parlando di te diceva: Era "tocca"! , come a dire che eri la scema di famiglia. Uuuuhhhmm, che rabbia! Mi sembrava così irrispettoso! Ma mi faceva anche pensare ad un affetto che si permette si canzonare anche ne momenti meno adatti.
Già mi immaginavo i miei fratelli a dire così di me!

Mi ha fatto piacere quel pranzo con tuo fratello, tutti lo abbiamo visto in una luce completamente opposta a come lo avevamo visto quando era venuto a Chiavari per la morte dello zio Mario. In quella occasione era sembrato tanto insensibile, altezzoso e arraffone!! Questa volta (come in una nostra precedente visita a Intra) è stato una persona estremamente piacevole e generosa. Che bello poter cambiare giudizio sulle persone!

Come è stata dura salutarti, zia! Andando via lo sapevo. sapevo che era l'ultima volta che ti avrei vista. Avrei voluto non andarmene più.
Per noi sei una nonna, ci hai cresciuti fin da piccolissimi ed ho più ricordi di te che di altri nonni di sangue. Mi è piaciuto capire che è lo stesso pensiero di Gigi e di Alberto, che si sono SUBITO liberati anche loro da qualsiasi impegno pur di esserci al tu funerale.
Lì, a Intra, dove nessuno ci conosce, mi sentivo quasi poco in diritto di versare delle lacrime davanti alla tua bara. Sono anni e anni che vivevi lì ormai e la tua realtà ora era quella. Ma nel vedere i tuoi nipoti di là avrei voluto spiegare loro che per loro eri solo una zia, tornata da una decina di anni a vivere da loro, per noi eri una nonna! Noi siamo cresciuti con te, nelle corse al semaforo, le giornate ai giardinetti, gli scherzi scemi col telecomando, la lucertola di Santo Stefano, le prese in giro per Dallas e Dinasty, le favole della buonanotte, il tea o la cioccolata coi biscotti (nel servizio buono!), gli sfottò per il nome Clementina, gli stivali da togliere, le tue frasi ripetute 4 volte di fila (eh sì, eh sì)  i piattoni di formaggi, lo scherzo all'Armando col pompelmo rosa ..e tanti, tanti altri ricordi...

Mi chiedo: "chissà chi è l'ultima delle due che ha scritto una lettere all'altra?! Sarò stata io a interrompere la catena? Forse ho rinviato la cosa fino a dimenticarmene? Oppure non hai più risposto tu? magari perché non ne avevi più la possibilità?" Non lo so. Erano già anni che non ci scambiavamo più le lettere.

Beh, sul foglietto ho scritto queste tre espressioni:
- è una sagoma
- sovente
- c'ha il suo da fare

ma che belle sono? per sempre e sempre queste tre espressioni mi faranno pensare a te!

e poi vanno aggiunte:
- Veeerdeeee! (allo scatto del semaforo)

...e una che avevo ripensato quando siamo venuti a trovarti l'ultima volta... ma che era suonata in maniera totalmente diversa nella mia mente:

- fracchimpò la zia Ilda se ne va.

E come da bambini io e Fabrizio ti avremmo risposto : "noooooo, non te ne andare!".

Ci manchi. Ciao!!