lunedì 25 gennaio 2010

Noi

Non credo troverò mai un'intesa come la nostra. Intendo quella capacità di dir tutto senza neanche parlare. Intendo il tuo capire il mio umore da un semplice "pronto" al telefono. E non ho bisogno di fare prove, sono sicura che è così, lo è sempre stato e forse sempre lo sarà. Quello che è strabiliante è come sia stato così fin da subito, fin dalle prime contorte telefonate e i primi difficili discorsi fra noi.
Passano gli anni e continua a sembrarmi una cosa tanto naturale quanto strabiliante.
C'è una dose di pixie dust fra noi. Per me, continua ad esserci mi spiace solo rendermene conto solo quando sono in difficoltà.
Esiste ancora un "noi"? Avrà mai una fine il nostro "noi"?

Studio

Lo studio non fa per me. Non ha MAI fatto per me!
Credo che per tutta la vita il mio ricordo della scuola o dell'università sarà quello di interi pomeriggi bui e freddi ( anche se d'estate!) trascorsi interamente ad un tavolo, con fogli e libri davanti agli occhi e la mente che vaga su qualsiasi cosa eccetto l'argomento in questione.
C'è uno strano principio per cui ogni più piccola inezia diventa interessantissima ai miei occhi se mi può distrarre dal mio impegno.
Disegno, mangio, ascolto musica, bevo, faccio progetti, mi immagino libera dal fardello dello studio (cosa potrei fare in questo momento se non fossi bloccata su questi libri?) e soprattutto PENSO! Penso e ripenso, penso tanto, pure troppo! Sempre più o meno gli stessi pensieri, gli stessi ricordi le stesse sensazioni. E non pensieri, ricordi e sensazioni positive,no! Mi mettono sempre tristezza e malinconia. Mi fanno sentire sola! La giornata diventa pesante sulle spalle e sulle palpebre, chiudo gli occhi e mi addormento.. mi risveglio ancora più arrabbiata e i fogli sono sempre lì, ancora vergini del mio sguardo.
Sono le 19.. ho scritto 8 misere righe di tedesco, passerò la notte a fare quello che non sono riuscita a fare in tutta la giornata.
Mancano ancora 3 esami, e la tesi che sarà una agonia simile se non peggiore.

Guardo Facebook degli amici, mi manca la nave! In questo momento mi sembra una bellissima immagine di libertà, ma so che non è così! Eppure mi manca un sacco. Vedo le foto di amici che ho conosciuto su diverse navi e che ora sono insieme.

Paolo ha pubblicato una foto in cui tiene in braccio un cucciolo di leone..

lunedì 11 gennaio 2010

giovedì 7 gennaio 2010

Cellmania

E' mai possibile dipendere così da un oggetto?
Sto per partire per un doppio viaggioche mi porterà prima a Bruxelles con mia mamma e poi in portogallo con Claudia. Prima di partire mi faccio una belle ricarica on-line (sono senza credito sul cel da 3 giorni!) e sono pronta a partire.
Appena salita sul treno cerco il cellulare per rispondere a tanti messaggi che da gioni aspettano una mia risposta e .. il cellulare dov'è?
Cerco ovunque, controllo le tasche, lo zaino, il marsupio.. niente!Lo faccio chiamare da mia mamma ma no, il cel non c'è!
Immagino di averlo dimenticato nella macchina di Gigi ma ad un suo primo controllo non risulta essere nè in macchina nè a casa.
disperazione! Veraq e propria! Immaginavo questi 12 giorni senza cellulare come un distacco dal mondo! Cosa che, per una minima frazione di secondo, mi è parsa meravigliosa, ma poco dopo mi è sembrata drammatica! "Non posso scrivere e non posso sentire nessuno! E se mi cercano io non ricevo!"
Poi pian piano (ma molto lentamente) la razionalità fa la sua parte; prendo il cel di mia mamma e contatto i numeri che ricordo a memoria. Ottengo altri numeri e alla svelta la "rete stretta" dei contatti è in mio possesso! :)
Rimane il dubbio che il cellulare sia stato rubato! Tanti numeri li ho salvati da altre parti, tante persone le posso contattare via mail o facebook ma non ritroverei i numeri più strani: quelli di amici indiani, cinesi o brasiliani! Ajit, Angy, .. gli amici dell'erasmus.. o mi scrivono loro o sono perduti!! Mi spiace un sacco! ...e poi belin, i miei 45 euro di ricarica!
Il "bastardo" poi c'era! Mi era caduto dalla tasca e si era sndato ad infilare sotto il tappetino della macchina (come cavolo avrà fatto a finirci?!?) e lunedì ci rivedremo!
Andre me lo ritirerà a casa nel we e quando ci incon
treremo a Milano, il mio cel tornerà nelle mie mani!
...è tutto mio, è il mio tessssoooooooooro! (Sono peggio di Gollum!)

mercoledì 6 gennaio 2010

La calza della befana

Mi sveglio alla "casa del campo" e mi preparo alla svelta per andare dalle amiche a fare i biscotti per la festa del pomeriggio.
Torno a casa che sono ormai le 12.30, proprio quando mia mamma esce per andare a pranzo da amici.
Salgo in camera e sul letto trovo la calza della befana!!
La "storica", "tradizionale" calza della befana! Un calzino lungo di mio papà, gonfiato di dolciumi fino a rappresentare una gamba nodosissima. E' un tuffo nel passato! Mentalmente mi risveglio nella "casa del campo" (nell'altra stanza però), rivivo l'entusiasmo di svegliare i miei fratelli e affacciarci a cercare con lo sguardo la calzona della befana ai piedi dei nostri letti.
Ci svegliavamo prestissimo, tutti gli anni!L a befana probabilmente aveva appena depositato la calza vicino ai nostri letti quando noi ci svegliavamo e carichi di entusiasmo correvamo sul lettone dei genitori ad aprire uno ad uno i pacchettini di dolciumi, giocattolini e monetine che la befana ci aveva regalato.
Si, perché la befana a casa nostra, non solo riempie le calze, ma rifascia ogni oggetto con la vecchia carta di Natale così la sorpresa è maggiore!
Lo "spoglio" della calza avveniva così: papà e mamma, appena svegliati da 3 bestie urlanti, ci osservavano inserire a turno la mano nelle rispettive calze , estrarne un pacchettino e aprirlo fra gli "Uuuhhh", e gli "Ooohhh", e i "Beeellooooo", e i "Buooonoooo" degli altri due. A giro, pian piano, avuotavamo le calze.
Seguiva la "contrattazione". Si andava sul tappeto in "saletta" o sulla moquette della sala, ognuno disponeva le proprie leccornie e poi si facevano i baratti: "3 caramelle mou x un kinder sorpresa, ci stai?" "Io offro questo cioccolatino, cosa mi date in cambio?" "Io ho le sigarette di cioccolato con la foto di Parigi, ma vorrei le tue con la foto di New York, scambiamo?".
..la mattina del 6 era dedicata a questo!
Alcuni anni oltre alla calza sotto il letto, trovavamo anche dei giocattoli fuori dalla porta della camera! Un anno c'era pure il trenino elettrico!
C'è stato un anno invece in cui la bafana ci ha fatto un bello scherzo! Ci siam sveglaiti e ai piedi dei nostri letti.. niente! "Mah? Man è passata proprio o deve ancora arrivare? Forse che sia in ritardo?". Cerca e ricerca le calze erano nascoste SOTTO il letto! Ma nascoste bene! .. si, però, non era il solito calzettone lungo! Della calza era riempito solo il piede! Personalmente ero un pò delusa della crisi economica della befana, ma poi fuori dalla porta abbiamo trovato altre calze, tutte belle piene! :) Che meraviglia! Rinoscoscerne il gemello e accoppiarli grazie al colore è stato facilissimo!

La calza che la befana mi ha portato quest'anno è azzurra! Ci ho trovato dolci, cioccolato, monetine e anche un monocolo! .. senza dimenticare ovviamente l'ovetto kinder sul tallone! :)
Sono proprio contenta che anche se ho 28 anni la befana mi abbia portato la calza!!! :)