venerdì 25 aprile 2008

Aurora Parmigiani

Oggi sono stata a un funerale e il ricordo di quello di mio nonno è ancora molto fresco. Penso alla vecchiaia e ai patrimoni che si perdono ogni volta che un essere umano lascia questa terra.
Poi arrivo al supermercato e mentre parcheggio il motorino mi vedo passare davanti quella vecchietta ingobbita, con il solito cappottone grigio, le calze gialle, il suo berrettino di lana verde in testa e i suoi spessissimi occhiali da vista sul naso.
Aurora Parmigiani! Mi nasce subito il sorriso.. Quanto mi avevi fatto ridere quella prima volta in cui l'avevamo incontrata!?! .."mi ci darebbe due smozzicate?!". Quante risate quel giorno!!
Da allora, ogni volta che la incontro al supermercato, quella ignara signora mi regala un sorriso o addirittura una risatina nascosta. Ogni volta che la vedo qualcosa dentro di me mi dice che sono contenta che sia ancora viva.
C'er astato un lungo periodo in cui non l'avevo vista, e quando era magicamente ricomparsa mi aveva regalato il solito risolino fra me e me ed ero felice che fosse lì.
Quella vecchietta mi fa sorridere e mi fa pensare a te.
Lei non ne sa niente! Lei non sa del piccolo attimo di gioia che mi regala ogni volta che la vedo. Lei non ha neanche mai fatto caso alla mia presenza. Lei non ridacchia quando vede me (forse solo perché non mi vede!).
Oggi però mentre la guardavo allontanarsi lentissimamente, avrei voluto seguirla, fermarmi a parlare con lei. Farmi raccontare chi sia, cosa faccia. Ha parenti? Come si chiama in realtà?
Il mio vero pensiero è stato "un giorno questa donna morirà e io nemmeno lo saprò perché neanche so il suo nome".
Ecco, a quel punto è nata la mia voglia di andare a conoscerla, a scoprire qualcosa di quella che per noi è solo "Aurora Parmigiani", una vecchietta buffa, ciecata e senza denti.
Non sono andata a parlarle, ho immaginato che mi avrebbe risposto male, intimorita.
Rimarrà semplicemente AURORA PARMIGIANI e quando un giorno se ne andrà io non ne saprò niente. Mi ricorderò di lei all'improvviso un giorno comprando al supermercato e realizzerò che è tabto tempo che non la vedo più...

lunedì 21 aprile 2008

sabato 19 aprile 2008

Bastava poco

Un giorno ti svegli e nemmeno lo sai, ma la tua vita è cambiata, radicalmente. Te ne accorgi presto ma forse non capisci bene come stiano le cose. Da quel momento dovrai modificare tutto quello che caratterizzava la tua vita. Eliminare le cose che prima ti davano piacere, modificare l’alimentazione, modificare la gestione del tuo tempo libero e anche di quello lavorativo. Uno sforzo immane, ma sopportabile se si pensa a quanto ancora più radicale sarebbe potuto essere il cambiamento.
Adesso tira un sospiro di sollievo e poi.. inizia il braccio di ferro con te stesso!

Clandestina della mia città

Ok, sono rasserenata. Decisamente stanca ma con ancora abbastanza adrenalina in corpo per decidere di uscire e cercare quattro chiacchiere con la mia amica.
Torno a girare per la mia città, non mi mancava ancora questa volta. Non sentivo la necessità di tornare. E’ la MIA città, ma oggi non mi sento autorizzata a girarci. SE qualcuno mi vedesse mi chiederebbe “Che ci fai tu qui?”, come se non fosse un mio diritto. Nessuno sa che sono qui, scivolo velocemente per le vie della città, sono un intruso.

giovedì 10 aprile 2008

Infanzia

Pensavo alla bellezza e l'allegria dell'infanzia quando l'altra sera guardando Ratauille Tommaso rideva così di gusto e la sua risata pian piano si allargava a tutti gli altri bambini e tutte noi. Il film è stato molto più bello quella sera.
Oggi guardando Sara fra i cuscini ideavo il "mondo dell'infanzia". Semplicemente un mondo enorme, "dalle proporzioni gigantesche", proprio in proporzione a quanto il mondo reale è grande per un bambino. Immaginavo un cinema grandissimo, con uno schermo spropositato, dei sofficissimi cuscinoni enormi su cui tuffarsi a vedere il film, o delle poltrone comodissime, così alte che i piedi non toccano terra o ,meglio ancora, così grosse che dal sedile spuntano solo i piedi.
Un mondo in proporzione bimbo/realtà. Che figata! Lo brevetto!

venerdì 4 aprile 2008

Risveglio

I miei sogni che si mischiano assurdamente.Li ripenso la mattina e sono lo specchio del bordello che ho dentro.