sabato 22 marzo 2008

...Questo grande fratello blu...

Amo il mare. Adoro stare a guardarlo, dalla spiaggia in inverno mi perdo a osservare i riccioli delle onde che si susseguono, il movimento dell’acqua che arriva, si arriccia su se stessa e viene risucchiata indietro, mangiata dal ricciolo successivo. Mi piace stare su questa nave che mi sembra enorme quando torno dopo un giro in città, un grandissimo palazzo galleggiante, ma che qualche ora dopo, persa nella vastità del mare torna ad essere un piccolo puntino in mezzo al blu, qualche gabbiano e il riflesso del sole sulla superficie dell’acqua. Quando posso vado a poppa, a vedere la schiuma prodotta dalle eliche e quella scia bianca che ci rincorre. Stasera il mare è agitato e a me piace ancor di più. Guardo attraverso l’apertura, il mare di un blu molto intenso, quasi nero, le ochette a distanza e la nostra scia che arriva quasi all’orizzonte; il vento mi gonfia la maglia e i capelli mi volano sulla faccia; improvvisamente mi sento sollevare, mi manca la terra sotto i piedi e laggiù non si vedono più né il mare né l’orizzonte, solo il cielo. Ora si riscende, il mio corpo si incurva un pochino e laggiù appare l’orizzonte. Qualche scrollone. Bellissima sensazione, ho idea di fare surf su una tavola immensa.