martedì 9 febbraio 2010

Giornata sfigata

.. il telefono squilla alle 9 di mattina (si, ieri ho fatto tardi giocando al computer!), è la mamma, ha bisogno della macchina per le 9.30 “e nel frattempo se riesci fai un po’ di benzina!”. Cazzeggio ancora 5 minuti nel letto, anche per ambientarmi e realizzare che mi devo alzare. Poi mi preparo, mi lavo, rifaccio il letto e sistemo il casino della sera precedente (perché mi è stato detto che devo lasciare sempre tutto ben in ordine). Esco di casa, chiusura, cancello, manovre varie. Arrivo dal benzinaio e sto 10 minuti nel casino e in un bordello di macchine, perdo un po’ la pazienza ma aspetto. Quando sto per potermi muovere, squilla il cellulare nello zaino, sul sedile posteriore. Mi incastro, mi allungo, mi contorco e recupero il cellulare: è la mamma. Rispondo e cerco di avvisare che la causa del ritardo è il traffico ma..cade la linea. E’ il mio turno, mi avvicino ed il benzinaio alza l’indice e mi fa cenno “no, passa dopo!”. Uhhm, benissimo!
Trovo la mamma che mi viene incontro lungo la strada, e mi smadonna dietro perché è tardi. Scendo alla svelta, le lascio la macchina e mi faccio l’ultimo pezzetto di strada a piedi per smaltire l’arrabbiatura.
Stamattina devo andare ad informa giovani per chiedere delle info che vorrei avere entro domani, ma prima mi serve un mezzo per muovermi.
Il motorino non funziona ed è fermo da quasi 2 mesi, ma ieri ho comprato la candela nuova così sistemo il problema.
Apro la sella e trovo il mio adorato casco completamente pieno di muffa (l’ultima volta avevo beccato un bel po’ di pioggia!), cambio la candela, ovviamente facendomi male a un dito che si è congelato per il freddo.. provo più volte a far partire il motorino ma..niente!
Rinuncio e decido di fermarmi a casa e rinviare l’informagiovani al pomeriggio. Per pranzo mi passano a prendere i miei e andiamo a mangiar fuori (e questa la nota positiva della giornata).
Torniamo a prendere la macchina della mamma e mi offro di recuperarla io (così almeno posso andare all’informagiovani e poi tornare a casa). Come ringraziamento vinco l’incarico di andare a pagare una bolletta in posta. L’ufficio secondario ovviamente alle 15 è chiuso, così devo andare a quello centrale, aspetto una mezz’ora e finalmente è il mio turno. L’informagiovani ovviamente è chiuso e apre alle 16.30. Inganno il tempo entrando nella biblioteca della terza età e cercando una guida della Liguria, che non c’è! Mi faccio intortare per un po’ dalle gentilissime vecchiette e poi vado all’ufficio che è ancora chiuso.
10 minuti di attesa in compagnia di una decina di extracomunitari e arriva il mio turno! Chiedo informazioni e mi dicono che .. devo rivolgermi ad un altro ufficio!!! Inutile attesa! Ed entro domani non avrò le informazioni di cui avevo bisogno!
Torno verso casa quando all’improvviso sento un rombo potentissimo. Penso subito al peggio! Accosto, scendo dalla macchina e controllo, proprio come temevo! Marmitta stoccata a metà che penzola e gratta per terra. Porto la macchina al meccanico e faccio un salto alla casa giù. Chiamo casa (su) ma nessuno può venirmi a prendere. Mi fermerei direttamente a passare qui la serata ma il cellulare è scarico. Così vado verso casa a piedi, fa veramente freddo e ho la pancia piena da morire per il pranzo . Per fortuna per le ultime centinaia di metri trovo il passaggio di Silvia. Anche l’altra loro macchina è rotta, domani dovrebbero portarla dal meccanico ma non sanno chi portarla giù.
Vado a casa e velocissimamente mi preparo perché nel frattempo ho appuntamento mezz’ora dopo dalla casa giù per andare a mangiare una pizza con un amico. Mi preparo velocissima, aggiorno i miei sull’accaduto, rispondo a due mail, recupero la roba che mi servirà domani a Genova e chiamo mio fratello e Silvia per avvisare che la macchina loro la porto giù io.
E’ tardi, esco alla svelta e vado a recuperare la macchina, fa veramente freddo e per fare alla svelta sono uscita senza mettermi la giacca, nei 3 minuti di camminata mi becco la tosse!
Recupero le chiavi la macchina non mi parte!! E’ tardiii! Cerco di avvisare del mio ritardo per telefono ma non ottengo risposta! Intanto avviso Alberto che la macchina non parte e col suo aiuto la macchina finalmente parte!

Arrivo all’appuntamento davanti casa giù e .. il mio amico si era dimenticato di avere già una cena in programma. Apprezzo tantissimo l’invito ma declino e salgo in casa decisa a non sfidare oltre la sorte di questa giornata. Lascio la giacca in ingresso, butto sulla sedia lo zaino con la roba per domani e mi cade l’occhio sulle mie scarpe. Sono diverse!!! Sono uscita di fretta e ho messo le scarpe diverse l’una dall’altra!
Domani andrò in università e a teatro con le scarpe diverse. Simili, ma diverse!
…ormai la giornata è andata così, mi metto a ridere da sola!

Ora sono sul divano e mi guardo Zelig mentre aspetto che questa giornata sfigata abbia fine!