giovedì 23 luglio 2009

5P43P


http://www.youtube.com/watch?v=Hv2OgZl53_M
"...Come le ceneri di un grande guerriero del passato".
Caro Pieraccioni, ho sempre apprezzato queste frasi .
E come immaginavo, oggi che anche il mio mi ha lasciato per sempre, gli dedico le tue parole e un ricordo.

Un minuto di sacro silenzio, prego. Vogliamo ricordare il nostro amico Vallardo.
Era nato tutto intorno ai miei 15 anni, sentivo mio padre parlare al telefono e avevo capito che parlava del motorino per me. Ero felicissima, già sognavo ad occhi aperti il mio Phantom Malaguti che mi piaceva tanto.
Sono partita per le vacanze e al rientro mi aspettava una grande sorpresa. Io già sapevo e pregustavo il momento:ecco il mio regalo!! .. un cazzo di Vallardo della Honda, usato!
Come lo ho odiato! Che delusione! e il mio Phantom? All'inizio la delusione era talmente tanta che adducendo la scusa della paura di guidare non lo ho usato per un bel pò. Io volevo il Phantom, lo volevo tanto!!! E i miei lo sapevano!
Beh, in effetti in casa il Phantom oi è arrivato. Eccome! Lo hanno regalato sì, A MIO FRATELLO però!!
Io nel frattempo avevo iniziato a girare col mio Wallaroo, o Vallardo come l'ho sempre chiamato io, perchè come si legge questa targhetta??
E' stato un rapporto di amore ed odio il nostro ma quante cose abbiamo condiviso! Il mio periodo pazzo, quello pazzo davvero! Quando guidavo il motorino a gambe sollevate e facendo la scema; i giri con le amiche e gli appuntamenti "dai motorini"; le corse disperate in stazione con Fabri quando doveva prendere il treno per il militare quando ancora era vietato andare in due sul 50ino; quella sera che ci hanno fermato in due, senza casco e contromano; tutti i passeggeri che ci ho portato; quando con tanto amore gli preparavo la sua miscela o quando lo lasciavo a secco e lo portavo a braccia dal benzinaio; quando fra bauletto e sottosella sono riuscita a farci stare 5 palloni; le cadute con relative cicatrici permanenti; quando dopo averlo imprestato a Roby magicamente non ci ho più trovato l'adesivo con i paperini e il cuoriccino; quella volta che "Ci guardi Lei, per favore!" e tutte le infinite volte in cui si fermava e decideva di non partire più ed ero io a portare a casa lui e non viceversa!
Quanti accidenti che gli ho tirato! Ricordo un giorno in cui l'ho preso violentemente a calci, il maledetto che per l'ennesima volta non voleva partire e l'ho portato su a braccio per tutta la salita!
L'ho smontato e rimontato mille volte quel motorino, staccavo i pezzi, pulivo, aggiustavo, riparavo, lo coloravo in alcune parti.. e poi alla fine mi facevo regolarmente avanzare una vite!
Alla fine era distrutto! I freni erano inesistenti, ma io non mi facevo problemi: frenavo con la suola delle scarpe! Erano tutte lisce le mie suole. Ancor oggi mi viene da frenare con i piedi! Non c'era problema! Fino a quando ho iniziato a rischiare veramente la vita e quel giorno terribile in cui ho temuto fino all'ultimo di non frenare in tempo ed investire un bambino. Da quel giorno l'ho abbandonato.
Per anni sono stata senza e poi è arrivato il sostituto. Ma lui era sempre là, nella serra, sommerso dalle erbacce, ma là!
Adesso no. E' arrivata in casa una fighettissima vespetta rossa e dopo le ultime foto, al mio rientro a casa, LUI NON C'ERA PIU'!
Ti ho voluto bene Vallardo, per quanto si possa voler bene ad un motorino!!