- 2 Ottobre 2023
Dopo la morte di papà, dopo la mia crisi, dopo un anno di pausa da scuola, dopo aver ritrovato le energie, aver fatto viaggi e aver dedicato tempo a me e a tante cose e decisioni lasciate accantonate per anni, ...oggi rientro a scuola!
Sono ritornata IERI sera da una settimana di vacanza nelle Marche, una settimana che mi ha lasciata insoddisfatta perché avrei voluto una vacanza diversa, perché il mare qui è montato al contrario e il sole ti tramonta alle spalle, PRESTISSIMO! Una settimana in cui ho realizzato che mi sono legata ad una persona a cui non avrei dovuto legarmi, che mi sono affezionata, cavolo! E mi manca! E a metà della vacanza è arrivata la telefonata dalla segreteria per iniziare il lavoro il lunedì appena rientrata. Ma io, mannaggia, volevo fare altre vacanze! E avevo promesso alla mamma che avremmo fatto un viaggetto insieme! E ora? Chi glielo dice?
Il lunedì si apre con un incontro con il nuovo preside, al mattino PRESTO. Si fa aspettare ma neanche tanto, poi mi riceve e mi chiede come fossero andate le cose due anni prima. Abbozzo, vado per sommi capi.. ma dentro devo rivangare quel maledetto anno e tutto il dolore che c'è stato. La sofferenza personale della vita privata ( ma in questo ambito non conta) e tutte le ingiustizie subite e tutta la rabbia verso me stessa per non aver avuto la forza di ribellarmi a quello che succedeva, Ma io energie non ne avevo più, stavo dando tutto e oltre su un altro versante!
All'1 entro a scuola, nel ritrovarmi lì mi ritorna addosso tutto il dolore di due anni prima. Sono tornata indietro di tutti i miglioramenti fatti in questo anno, come se fossi tornata al punto di partenza.
So che dovrò incontrare quella collega e ... non ci riesco! Ho ansia e paura di affrontare quel momento. Non vorrei vederla mai più. Invece me la troverò di fronte e dovrò fingere, dovrò fare finti sorrisi. E' più forte di me, non sono capace. Prego di non incontrarla per le scale. Sono infastidita. Perché sono tornata qui?
Entro in classe, una prima elementare. Fa caldo, i bambini mi accolgono festanti, sono rumorosissimi! Sono taaaaanti! sono 22 ma mi sembrano 500.
La mia collega mi dà il cambio e se ne va. Rimango in classe. I bimbi continuano ad urlare, io ho sempre più caldo, loro mi parlano tutti insieme, io mi sento male. Mi manca l'aria! Ho bisogno di aria! Apro la finestra e cerco aria. mi sento in gabbia! Devo stare qui 3 ore. Non ci riesco! Non ci riesco!
Ho sempre più caldo, sempre più fame di aria, mi viene da piangere e la testa continua a frullare mentre questi 50.000 scalmanati sconosciuti continuano ad urlare, a parlarmi e toccarmi! Devo stare qui per tutto l'anno! E non posso andare mai in vacanza, e quando sarà vacanza a scuola io lavorerò al B&B. Sono fregata! in gabbia fino al prossimo settembre. Non ce la faccio. Non ce la faccioooo!
Mi siedo. Sulla cattedra fra matite, fogli ecc ecc, ci sono due giochini, dei pezzi degli scacchi. Un pedone ed un cavallo nero! Un cavallo nero! Ma che, davvero?
Vorrei chiedere supporto a quella persona che sento vicina in questo periodo e che nell'ultima settimana non ho potuto sentire. Sicuramente saprebbe strapparmi una risata! Ma no. Spero in un suo messaggio ma non si fa sentire e non posso farlo io solo perché sto male! Mi sento ancora più persa!
Stringo i denti e in qualche modo riesco a fare passare queste tre ore che mi durano un'eternità, esco da scuola DISTRUTTA. Ho la testa che scoppia, sono stanca, vorrei solo piangere!
Me ne vado al mare, confido il mio stato d'animo ad alcuni amici, mi butto in acqua e solo a quel punto la testa rallenta un poco e io ricomincio a respirare. Non sto assolutamente bene, ma va meglio.
Non voglio affrontare questo anno scolastico, non ci riesco!
- 2 Giugno 2024
Domenica sera. Domani entro scuola all'1 per l'ultima settimana di scuola.
Sono stanca, è stato un anno intenso e anche questo we ho dovuto lavorare un sacco per il B&B, per fortuna in serata sono riuscita a fare un passo al mare.
Progetto cosa fare domani con i miei bimbi di prima: intervallo; poi consegnerò i quaderni e i libri da portare a casa; distribuirò i disegni che hanno fatto durante l'anno; parleremo di come è andato questo anno e poi li porterò in palestra per fare un po' di festicciola, ho portato il paracadute e le palline!
Giovedì faremo il cinema e vedremo il cartone di Stitch (ormai sono tutti fan di Stitch come me), venerdì mattina cercherò di fare qualcosa di divertente e poi prima di andare via alle 12 so già che ci saranno tantissimi abbracci e baci e coccole e disegni e frasi carine.
E già so che uscirò da scuola felice perché "è finita la scuola", ma con il cuore piccolo perché dovrò salutare le mie 22 piccole cozzette, che quest'anno mi hanno dato ed insegnato tantissimo!
Questo lavoro è stancante, è logorante, ti fa chiedere più volte "ma chi me lo ha fatto fare?", è una rottura di coglioni per la burocrazia, per alcuni colleghi, per la mancanza di libertà sempre maggiore, ma è MERAVIGLIOSO quando anche solo uno di quei bambinetti impara qualcosa da te; quando va a casa e racconta entusiasta quello che ha imparato; quando arriva da casa e ti dice che la cosa che gli hai mostrato gli è piaciuta e allora la ha studiata meglio; quando ti portano disegni pieni di cuori; quando ti chiedono "maestra, come si scrive ti voglio bene?" e dopo averlo scritto sotto dettatura ti dicono "E' per te!"; quando corrono da te per un abbraccio, perché in quel momento ne hanno bisogno; quando vengono ad abbracciarti perché pensano che in quel momento TU ne abbia bisogno!
Ripenso a quando scrivevo la data alla lavagna, 10 Ottobre e mi chiedevo se ce l'avrei fatta a resistere fino a fine mese, o addirittura fino alle vacanze di Natale.
Siamo a Giugno. Sono a Giugno!
E' STATO UN BEL VIAGGIO!!!