martedì 7 gennaio 2014

Questa me la segno


Nessuno poteva arginare le sue inquietudini, nemmeno la sua voce interna, perché ogni convinzione, ogni presa di coscienza veniva spazzata via qualche minuto dopo dalla posizione opposta, in un continuo gioco di rovesciamenti. Per ogni pensiero un pensiero opposto per ogni passione una passione contraria. Non capiva se quel tormento andava sconfitto o accettato. Forse faceva parte dell'essere umano.







Si erano abbracciati, l'incastro perfetto di due metà.







Il sincronismo fra i suoi pensieri e quello che lei aveva appena detto era stato come un pugno nello stomaco, non se l'aspettava proprio. Non era stato in grado di dire nulla.







Quando erano una coppia lei aveva dovuto imparare a non dire quanto lo amava, aveva dovuto imparare la distanza che doveva tenere con lui, una distanza che variava a seconda del suo umore e del momento della vita. Se gli stava troppo lontana, lui la cercava e le chiedeva di non sparire. Se gli stava troppo vicina, lui la allontanava dicendo che aveva bisogno dei suoi spazi. Una fatica infinita, giustificata solo dal fatto che era innamorata di lui.





Non deve essere facile chiudere un matrimonio, perdere la persona con cui stai da anni, con cui vai a dormire e con cui ti svegli al mattino. E' quasi un lutto, ci vuole tempo. Quel due deve tornare uno.







Ti ricordi che mi avevi detto che quando vi siete lasciati lei piangeva come una matta e era disperata? Cercavi in tutti i modi di consolarla, la rassicuravi. Ti aveva lasciato lei e tu ti preoccupavi di alleggerirle il carico. Non sei cambiato molto. Ti preoccupi sempre più degli altri che di te stesso. Mi domando cosa devi avere provato quando Daniela ti ha detto che si vedeva con un altro. Sarà stato uno shock.